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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Verona, Catullo e Save dichiarano guerra ai "cugini" lombardi: si rompono le trattative con Sacbo

I vertici dello scalo veronese: "La società di gestione di Bargamo ci ha tenuti all'oscuro un accordo con Dhl, nonostante una lettera d'intenti condivisa per avviare una joint venture e arrivare a una gestione congiunta dell'aeroporto di Montichiari"

Dopo l'accordo che sarebbe stato tenuto nascosto al tavolo di confronto tra Sacbo, società che gestisce l'aeroporto di Montichiari, e Dhl, operatore leader nel settore della logistica e delle spedizioni, ora Catullo e Save, i due soci dell'aeroporto di Verona, dichiarano "guerra" ai cugini lombardi. Siamo "profondamente sorpresi e amareggiati per il comportamento della società di gestione dell’aeroporto di Bergamo (quello di Orio al Serio) in contrasto con tutto quanto finora discusso" hanno spiegato i vertici della società scaligera.

Dopo la costituzione del polo aeroportuale del Nordest, lo scorso mese di novembre, Catullo e Save avevano avviato un tavolo tecnico finalizzato ad individuare le condizioni per la gestione congiunta dell'aeroporto di Brescia, anche con l'obiettivo di sviluppare lo scalo e il territorio monteclarense. Tramite il tavolo tecnico si sarebbero create le condizioni per superare le "querelle legali" che avrebbero impedito per decenni lo sviluppo di Montichiari. "Abbiamo invece appreso con sorpresa dell’accordo tra Sacbo e Dhl parallelo al tavolo tecnico - spiegano da Catullo e Save -. Sacbo ci ha tenuti all'oscuro, nonostante una lettera d’intenti condivisa tra le parti finalizzata alla costituzione di una joint venture per la gestione dell’aeroporto di Brescia. L’ultimo incontro negoziale tra le società aeroportuali si era tenuto lunedì 16 marzo, vale a dire solo due giorni prima della notizia dell’accordo tra Sacbo e l'operatore della logistica e delle spedizioni. È pertanto evidente come i tempi relativi alla trattativa si siano sovrapposti a quelli degli accordi preliminari in corso con Catullo e Save". Per tale motivo i soci dell'aeroporto veronese, dichiratisi, "sempre leali e trasparenti" hanno ritenuto "censurabile" il comportamento di Sacbo e "al di fuori di ogni regola etica", imponendo l'interruzione di "qualsiasi ulteriore trattativa con un interlocutore che si è dimostrato inaffidabile, nonostante i nostri intenti di apertura, riservandosi quindi ogni iniziativa in proposito".

LA REPLICA BERGAMASCA - I soci della Sacbo non hanno tardato nell'inviare, a loro volta, una nota con un'altra versione dei fatti: "Sacbo fermamente respinge il contenuto del comunicato di Catullo e Save. È vero, piuttosto, che Sacbo ha rinnovato il contratto in essere con Dhl Express Italy agli stessi termini e condizioni e per concordare un simile rinnovo non è stata necessaria alcuna trattativa. È altrettanto vero che Dhl Express Italy era disponibile a rinnovare il contratto già alla fine del 2014 e che ogni contatto è stato correttamente interrotto, da parte di Sacbo, fino alla scadenza dei termini previsti dalla lettera di intenti con Save e Catullo, fissati al 28 febbraio di quest'anno". E ancora, precisa Sacbo: "Il rinnovo con Dhl, a fronte dell'aggressione commerciale che veniva da più fronti proprio sui clienti del settore cargo, è un elemento di rafforzamento, che sarebbe stato utile alla creazione della joint venture che, piuttosto, Save ha reso difficoltosa già in sede di trattativa e, poi, interrotto strumentalizzando in modo inaccettabile il rinnovo del contratto Dhl Express Italy. Sacbo ribadisce di aver operato con assoluta correttezza e nel pieno rispetto di tutti gli elementi contenuti nella lettera di intenti".

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