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Economia Sanguinetto / Via Roma

Una firma sull'accordo, mette la parola "fine" alla crisi di Unilever

Dai 76 esuberi ne sono ora previsti 46: 15 sono stati riconsiderati per la nuova linea di produzione, 15 inclusi nella riorganizzazione interna, 10 usufruiranno del ricollocamento e 36 dell’accompagnamento al prepensionamento con isopensione fino a 7 anni

È stato formalizzato oggi, 27 agosto, in Regione l’accordo per il rilancio dello stabilimento Unilever di Sanguinetto. Si delinea un nuovo e differente destino per i lavoratori del sito produttivo, noto per la fabbricazione del dado Knorr che era interessato dalla procedura di licenziamento collettivo, avviata a fine maggio da Unilever Manufactoring Italia a seguito della decisione della multinazionale anglo-olandese di trasferire l’attività in Portogallo.

La mediazione della Regione del Veneto, rappresentata dall’assessore al lavoro Elena Donazzan, dall’unità regionale di crisi guidata da Mattia Losego e dalla Direzione Lavoro, ha portato alla firma con i vertici dell’Azienda e le rappresentanze sindacali, ridisegnando sensibilmente e con soluzioni differenti il quadro dei lavoratori in esubero.
Dai 76 esuberi complessivi, previsti all’avvio della mediazione, ne sono ora previsti 46. 15 lavoratori, infatti, sono stati riconsiderati per la nuova linea di produzione – quella della Maionese Calvè in tubetto – che dall’Austria, dove è svolta da un terzista, sarà portata presso lo stabilimento veronese per il gennaio 2020 ed altri 15 grazie ad una riorganizzazione interna. Dei rimanenti 46, 10 potranno usufruire del ricollocamento che è stato disegnato coinvolgendo 10 aziende del territorio e 26 potranno ricorrere all’accompagnamento al prepensionamento con isopensione fino a 7 anni.

«Oggi abbiamo raggiunto un importante risultato – sottolinea l’assessore Elena Donazzan -. L’accordo per il rilancio produttivo dello stabilimento di Sanguinetto non segna una soluzione non solo positiva per i lavoratori ma anche qualificante. La formalizzazione dell’accordo con tutte le parti interessate e coinvolte, non è un punto di arrivo ma, per noi, è un punto di partenza. Ufficialmente ora abbiamo concordato una via concreta che sappiamo sarà percorsa. Il tavolo istituzionale, che ha dato un risultato così positivo, sarà mantenuto non solo per il monitoraggio della situazione in riferimento agli obiettivi e agli intendimenti sottoscritti ma anche per guardare ad un rafforzamento di un sito produttivo così importante e sensibile. Il prossimo incontro è già stato fissato per il primo ottobre».

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