Tagliare il bilancio per ammortizzare
La mia proposta di legge anticrisi
Tra le tante categorie messe in difficoltà dalla crisi economica, ce ne sono alcune per le quali non sono previsti ammortizzatori sociali né dalla legge nazionale, né da quelle regionali. All’interno di una proposta di legge che ho recentemente presentato, e di cui sono primo firmatario, ho inserito delle norme specifiche a favore di quelle tipologie di lavoratori che nel nostro territorio sono meno tutelati dagli effetti della crisi.
Agli artigiani, ai piccoli commercianti ed ai collaboratori continuativi a progetto, residenti in Veneto da almeno tre anni, che saranno costretti a cessare l’attività per gli effetti della crisi economica, propongo di versare un’indennità mensile lorda pari ad euro 886,31 per un periodo massimo di otto mesi, elevabile a dodici se l’interessato ha superato i cinquanta anni di età. Quest’ultima misura, in particolare, è intesa ad alleviare le difficoltà di chi si trovi, magari con una famiglia a carico, senza lavoro e con crescenti difficoltà ad essere assunto con mansioni diverse da quelle precedentemente svolte.
La Regione ha approvato negli scorsi mesi alcuni provvedimenti sul mercato del lavoro, ma sostanzialmente ha ricoperto il ruolo di passacarte nei confronti delle leggi nazionali. Tuttavia, in bilancio ci sarebbero tutte le risorse economiche per sostenere le spese degli ammortizzatori sociali, se si tagliasse sui centinaia di milioni di euro di spesa per opere e consulenze sicuramente utili, ma non prioritarie in questo momento di grave crisi.
Agli artigiani, ai piccoli commercianti ed ai collaboratori continuativi a progetto, residenti in Veneto da almeno tre anni, che saranno costretti a cessare l’attività per gli effetti della crisi economica, propongo di versare un’indennità mensile lorda pari ad euro 886,31 per un periodo massimo di otto mesi, elevabile a dodici se l’interessato ha superato i cinquanta anni di età. Quest’ultima misura, in particolare, è intesa ad alleviare le difficoltà di chi si trovi, magari con una famiglia a carico, senza lavoro e con crescenti difficoltà ad essere assunto con mansioni diverse da quelle precedentemente svolte.
La Regione ha approvato negli scorsi mesi alcuni provvedimenti sul mercato del lavoro, ma sostanzialmente ha ricoperto il ruolo di passacarte nei confronti delle leggi nazionali. Tuttavia, in bilancio ci sarebbero tutte le risorse economiche per sostenere le spese degli ammortizzatori sociali, se si tagliasse sui centinaia di milioni di euro di spesa per opere e consulenze sicuramente utili, ma non prioritarie in questo momento di grave crisi.