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Partita in anticipo la stagione delle ciliegie: «Puntare sul consumo a Km zero»

Le calde temperature delle scorse settimane hanno anticipato la maturazione di circa 15 giorni, mentre le «conseguenze delle gelate saranno verificate durante gli stacchi», come ha affermato Andrea Lavagnoli, presidente di Cia Verona

Si preannuncia una buona raccolta per le ciliegie, anche se le gelate di fine marzo hanno pregiudicato una parte della produzione.

«Abbiamo un anticipo della maturazione di 15 giorni, grazie alle temperature calde delle scorse settimane – spiega Andrea Lavagnoli, presidente di Cia Agricoltori Italiani Verona - e perciò ci sono tutti gli auspici sul fatto che dovrebbe essere una raccolta abbastanza buona come qualità. Le conseguenze delle gelate saranno verificate durante gli stacchi. Le quotazioni delle primizie sono buone, ma il bilancio andrà fatto quando ci sarà una quantità significativa. Purtroppo l’emergenza Covid ha causato un blocco che penalizza molto l’export. Perciò invitiamo ancora una volta a promuovere al massimo i nostri prodotti locali, perché il consumo a km zero non è solo più sicuro e più fresco, ma è anche salutare per le nostre aziende che stanno patendo le conseguenze della pandemia».

Per quanto riguarda la carenza di manodopera, un grosso aiuto già con le fragole è avvenuto con studenti e persone che hanno momentaneamente perso il lavoro in altri settori, come la ristorazione o il turismo: «Il passaparola tra gli inoccupati è molto importante – sottolinea Lavagnoli -. Il vero problema è la mancanza di formazione per queste persone che non hanno mai lavorato in agricoltura, che richiede tempo per fornire spiegazioni e chiarimenti prima di renderle pienamente operative».

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