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Ripartenza Verona, Sboarina: «Servono nuovi schemi e capacità progettuali»

Il sindaco convoca in videoconferenza le categorie economiche della città. «Raccoglieremo idee, progetti e richieste da presentare al Governo, ma anche da attuare per valorizzare le nostre eccellenze»

Ad un mese e mezzo dall'incontro avvenuto a Palazzo Barbieri, il sindaco di Verona Federico Sboarina torna a convocare oggi, 16 aprile, i rappresentanti delle categorie economiche della città, ma questa volta in videoconferenza. L'obiettivo è velocizzare la ripartenza dell'intero sistema, dall'industria al commercio, dall'agricoltura al turismo. Ed essere pronti con una vera e propria manovra per la ripresa.

L'auspicio del primo cittadino è che le aziende siano messe nelle condizioni di riaprire quanto prima e che tutelino i lavoratori e la loro salute, mettendo in atto tutte le misure necessarie. Un tema che Sboarina ha già sottoposto ai sindaci dei sette capoluoghi veneti e che è al centro del confronto di oggi. «Non possiamo aspettare troppo a lungo - ha detto Sboarina - Dopo aver combattuto l'emergenza sanitaria, ora dobbiamo affrontare quella economica. Raccoglieremo idee, progetti e richieste da presentare al Governo, ma anche da attuare per valorizzare le nostre eccellenze. Dovremo essere veloci a ripartire e a rimettere in moto la macchina economica, servono nuovi schemi e capacità progettuali. Stiamo già lavorando in vista della progressiva riapertura delle aziende del territorio, fase che dovrà avere come requisito base la massima tutela dei dipendenti e della loro salute. Chiederemo interventi strutturali, necessari per la ripartenza, ma anche una sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi, affinchè gli enti locali possano operare velocemente in tutti i settori, dal turismo all’edilizia. Oggi i sindaci si devono confrontare continuamente con una serie di vincoli che in questa fase storica devono essere superati. Si tratta di un passaggio epocale che, se verrà messo in atto, sarà di fondamentale importanza, ancor più dei sostegni economici».

L'incontro di oggi è stato annunciato ieri, 15 aprile, da Sboarina, nel quotidiano aggiornamento tenuto dal sindaco sull'emergenza coronavirus in città. Un appuntamento, quello di ieri, in cui Sboarina ha voluto chiarire alcune limitazioni alle attività dei cittadini. «Nessuna attività sportiva all'aperto è al momento consentita, né fare jogging né tanto meno andare a fare un giro in bicicletta - ha sottolineato il sindaco - L'ordinanza regionale parla infatti di attività motoria, e non sportiva, in prossimità di casa. Significa fare i cosiddetti "quattro passi" e prendere una boccata d'aria restando a qualche centinaia di metri dalla propria abitazione. Un provvedimento che è stato preso per consentire a tutte quelle persone che sono chiuse a casa da settimane, anche con bambini piccoli, di poter scendere e passare qualche minuto all'aperto. Non è una misura da raggirare per tornare a fare quello che facevamo prima, ma un provvedimento per tutelare la nostra salute e quella altrui. Anche gli sportivi professionisti sono fermi e non si allenano, magari mettendo a rischio la preparazione atletica fatta finora. Chi viene trovato lontano dalla propria abitazione, senza una comprovata motivazione, rischia sanzioni pesanti. Così come chi esce senza i dispositivi sanitari. Le multe arrivano fino a 400 euro per chi non indossa mascherina e guanti, questi ultimi sostituibili dal gel disinfettante».

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