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Economia Garda

Riordino del lungolago, anche gli albergatori non ci stanno

"Arretrare i plateatici è cosa giusta - dicono dall'Associazione Albergatori - ma bisognava coinvolgere nella discussione anche gli operatori turistici che sono i diretti interessati"

I commercianti di Garda hanno già espresso e motivato le loro perplessità sul progetto di riordino di arredo urbano e plateatici che l’Amministrazione Comunale di Garda sta portando avanti, ora è la volta degli albergatori i quali spesso godono di spazi sul lungolago per il loro ristorante, bar o gelateria.

Il problema - esordisce il presidente dell’Associazione Albergatori di Garda, Roberto Ginami - non è quello di voler arretrare i plateatici per restituire ai turisti il lungolago. Anzi, una proposta in tal senso era venuta, qualche tempo fa, proprio dagli albergatori di Garda. La nostra lamentela riguarda semmai la logica con cui si è programmato il riordino e la distribuzione degli spazi a ridosso degli edifici. Tenuto conto che, durante i mesi estivi, il lavoro si svolge per il 70% sui plateatici che si affacciano sul lago, la prima domanda che mi sento di fare all’amministrazione comunale è quale sia stato il criterio che ha portato alla decisione di salvaguardare solo alcuni di questi spazi a scapito di tutti gli altri. La disparità di trattamento è evidente e incomprensibile. Se si vuole liberare il lungolago è giusto che questo venga fatto lungo tutta la sua lunghezza".

"La seconda questione che solleva delle perplessità - prosegue Roberto Ginami - è legata alla superfice dei plateatici. Per alcuni esercizi è stata ridotta, per altri, ci sfuggono le ragioni, si è voluto mantenere la stessa metratura dei plateatici esistenti con la conseguente necessità di posizionare tavoli di un bar davanti ad un negozio di altro genere o di invadere le prospettive di altri edifici o ambienti. Riteniamo invece che questa avrebbe potuto essere l’occasione per una equa ridistribuzione dei plateatici la cui ampiezza andrebbe commisurata allo spazio interno e ai servizi che l’esercizio offre.”

Il presidente di Federalberghi Garda Veneto, Giorgio Consolini, appoggia le rimostranze dell’Associazione Albergatori di Garda, sottolineando che “sarebbe stato forse più corretto da parte dell’amministrazione comunale un coinvolgimento degli albergatori e degli operatori di Garda, prima di affidare l’incarico allo Studio di Architettura di Verona e non solo in una fase avanzata del progetto”.

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