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Economia Centro storico / Piazzale Porta Nuova

Riforma delle camere di commercio, Riello: "Necessaria, ma l'ente è utile"

Il presidente dell'ente camerale veronese indirettamente risponde a chi chiede l'abolizione delle camere di commercio. "Quasi tutte le entrate sono redistribuite nel territorio"

Senza alcun dubbio una riforma era necessaria per le Camere di Commercio. Non tutti hanno saputo gestire bene queste storiche istituzioni ed infatti la riforma prevede l'aggregazione di quelle camere di commercio non solo più piccole ma anche con i conti non in regola. Fortunatamente la Camera di Commercio di Verona è stata nel tempo sempre gestita bene, rispettando i parametri di economicità imposti dalla legge.

Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, interviene così sulla riforma nazionale che ha portato un taglio degli enti camerali in tutta Italia. Una riduzione realizzata attraverso accorpamenti che hanno riguardato il territorio veneto ma non quello veronese. Nessun cambiamento per la Camera di Commercio di Verona, che non è costretta a nessuna aggregazione. Per il consigliere regionale Stefano Casali, la notizia della riforma delle camere di commercio non è del tutto positiva. Casali ne ha chiesto infatti l'abolizione. Ma, indirettamente, Riello gli ha replicato, chiarendo che gli enti camerali non sono enti inutili alle imprese.

Le moderne camere di commercio sono di fatto controllate dalle categorie economiche, che ne designano gli amministratori (che svolgono i loro compiti in piena gratuità) e che ne determinano quindi le attività di redistribuzione delle risorse attraverso investimenti a favore delle piccole e medie imprese, sostegno al credito, attività economiche di promozione in Italia ed all'estero. Tutte o quasi le entrate annuali vengono redistribuite sul territorio, anche sotto forma di servizi, per supportare e migliorare la nostra economia locale. La camera di commercio certamente non è un partito politico, è la rappresentanza dell’economia locale e da essa è controllata e misurata nei risultati e nelle attività. La collaborazione con gli enti locali ne costituisce un fattore importante, indipendentemente dalle colorazioni politiche, nel pieno rispetto delle competenze proprie di ognuno e senza prevaricazioni o invasioni di campo. Sono certo che ogni amministratore pubblico sia consapevole di questa condizione e che quindi anche per il futuro saremo tutti animati da uno spirito collaborativo teso alla condivisione di un concreto operare capace di riproporre nel tempo le condizioni per una crescita che negli anni ha fatto del nostro territorio, nonostante le difficoltà emerse nella recente crisi che oramai confidiamo di esserci lasciata alle spalle, uno dei primi poli di sviluppo nazionale.

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