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Economia Centro storico / Via Cappello

Non si vede la luce alla fine del tunnel che porta alla riapertura della Fnac

L'incontro avvenuto giovedì tra le parti in questione e il giudice non ha portato al responso tanto sperato e intanto Dps Group inoltra allo stato la richiesta di cassa integrazione per i dipendenti

Resta ancora incerto il futuro dei cinque negozi Fnac italiani e dei suoi 296 dipendenti, di cui 39 veronesi. 

Nel punto vendita di via Cappello è ancora ppeso il cartello che recita "Riapriremo tra qualche giorno. Vi terremo informati. Scusate per il disagio" e slitta ancora la riapertura che era fissat per il primo di giugno. Il giudice infatti giovedì scorso ha chiesto altro tempo per decidere in merito all'acquisizione di Dps Group, quando invece il parere era tteso per la fine di maggio. Ma in quell´occasione il giudice aveva chiesto al liquidatore di Fnac Italia Matteo Rossini altra documentazione, che proprio giovedì è stata discussa con le parti. 

Bisognerà attendere ancora quindi per il responso e intanto Dps ha prorogato i termini dell´offerta per l´affitto dei rami d´azienda fino al 30 giugno. Un'altra ripercussione è quella che vede il gruppo chiedere la cassa integrazione per i dipendenti dal primo luglio, modificando quindi la formula iniziale che avrebbe dovuto far iniziare invece la cig dal primo giugno. Intanto sono stati programmati gli incotri territoriali con i dipendenti per comunicare chi entrerà in cassa integrazione. L'incontro a Verona si svolgerà il 19 giugno. 

"Rispetto alla situazione dei lavoratori che sarebbero dovuti passare a Dps in data 1 giugno visto il rinvio di tale operazione e soprattutto visto che i negozi rimarranno chiusi fino al completamento di tutte le fasi procedurali che porteranno all´affitto di ramo d´azienda, fanno ancora tutti capo a Fnac srl in liquidazione. L´unica soluzione percorribile che Fnac si è trovata a dover attuare è stata quella di mettere tutti i dipendenti in cassa a zero ore." affermano i sindacati in una nota. 

L'impatto sul negozio di Verona pensato da Dps doveva essere minimo, ma i continui ritardi stanno mettendo in grosse difficoltà economiche il gruppo.  

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