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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Legnago / Via Gallese

Progetto EcoOrt sul sistema di refrigerazione con ozono: risultati sorprendenti

Giovedì 16 luglio, all'O.P. Geofur di Legnago, verranno presentati i risultati del progetto sperimentale finanziato dalla Regione Veneto sui sistemi innovativi di conservazione degli ortaggi

Giovedì 16 luglio a partire dalle 16.00 presso l’O.P. Geofur a Legnago, si terrà una giornata dimostrativa sui risultati del Progetto EcoOrt. Si tratta di un incontro voluto da Confcooperative Verona per presentare a tutti gli operatori della filiera ortofrutticola, e non solo, gli esiti sorprendenti della sperimentazione sul sistema di refrigerazione passiva con ozonizzatore, che permette di allungare considerevolmente la shelf-life di prodotti freschi, riducendo nettamente gli scarti durante lo stoccaggio e il trasporto. In questo modo è possibile raggiungere mercati finora inaccessibili per alcuni prodotti a rapida deperibilità.

Questo sistema di refrigerazione, inoltre, grazie all’effetto sanificatore dell’ozono permette di ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari, diminuendo i costi di produzione e tutelando maggiormente i consumatori. L’innovazione di questo progetto riguarda soprattutto la combinazione delle due tecnologie ozono (già applicato da tempo ed ora in larga diffusione) e refrigerazione passiva (più innovativa). Trainata dai sistemi ad ozono, la refrigerazione passiva ha le carte in regola per poter essere estesa a tutti i settori alimentari in virtù degli incontestabili vantaggi qualitativi dei prodotti e la riduzione dei costi di trasporto. Nella giornata di giovedì i partecipanti avranno l’opportunità di visionare l’impianto e il suo funzionamento, nonché di visitare la O.P. capo fila del progetto e condividere le opinioni sui risultati ottenuti. Basta confermare la presenza inviando una mail a segreteria@confcooperativeverona.it

Il progetto EcoOrt “Competitività, sicurezza alimentare e shelf-life: nuove tecnologie eco-compatibili per il comparto ortofrutticolo Veneto”, è stato finanziato dalla Regione Veneto attraverso il PSR 2007-2013 nell’ambito della misura 124 finalizzata alla Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale e ha visto coinvolti O.P. Geofur, il Consorzio di Tutela del Radicchio rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Veneto IGP, Confcooperative, Confagricoltura, le società cooperative Ortoromi e Op Nordest, il mercato ortofrutticolo di Bassano del Grappa, Verona Innovazione e la piattaforma di comunicazione FreshPlaza.

Questa nuova frontiera della tecnologia rappresenta una reale opportunità anche per piccole aziende perché il costo è assolutamente abbordabile, oltre che inseribile nei PSR e per questo meno oneroso. Inoltre i container a refrigerazione passiva e ozono ben si adattano alle necessità delle piccole imprese che possono acquistare o noleggiare i container e utilizzare gli stessi per stoccare il prodotto direttamente sul campo e poi per trasportarlo. La sperimentazione è stata condotta su asparago bianco, radicchio di Treviso tardivo, radicchio di Chioggia, cicoria pan di zucchero, asparago bianco e spinaci baby ma l’ozono è già applicato per altre tipologie di prodotti ortofrutticoli come fragole, meloni, ciliegie, uva, kiwi, agrumi, pomodori. Inoltre si presta ad essere utilizzato anche nei settori enologico, lattiero-caseario, ittico, per la carne, le acque minerali e le bibite in generale e si sta estendendo ai funghi eduli, alle patate e alla pasta.

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