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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'occupazione in Veneto cresce ancora. Verona è la provincia più virtuosa

Nel primo trimestre del 2018, gli occupati sono aumentati di 53mila unità e a livello territoriale, l'occupazione dimostra il saldo più positivo nel veronese

Buone notizie dall'Osservatorio di Veneto Lavoro. Nel primo trimestre del 2018 in regione sono aumentati di 53mila unità i posti di lavoro. Da gennaio a marzo di quest'anno si sono registrate in Veneto circa 225mila assunzioni, il 17% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e 172mila cessazioni (+22,7%), per un saldo complessivo di +53.200 posti di lavoro, il risultato migliore dal 2009 a oggi relativamente a questo periodo dell’anno.

I dati occupazionali della nostra regione sono positivi ormai da molti mesi - ha commentato l'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan - Ci sono le premesse per un consolidamento e un ulteriore impulso alla ripresa, ora dobbiamo fare in modo di non disperdere questo potenziale, ma proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso. Le nostre imprese devono essere messe nelle condizioni di poter tornare a investire, anche e soprattutto sul capitale umano. E chi ancora rimane escluso dal mercato del lavoro deve essere aiutato a rientrarvi o, nel caso dei lavoratori più anziani, a transitare verso il pensionamento nella maniera meno traumatica possibile.

Il report periodico dell'ente regionale sul mercato del lavoro, conferma la prosecuzione della fase di crescita in atto ormai da qualche anno. La crescita occupazionale coinvolge tanto i lavoratori più anziani (+30%) quanto i giovani under 30 (+18%) e interessa in maniera diffusa tutti i settori produttivi. Saldi positivi si registrano infatti per l'agricoltura, l'industria e i servizi, con metalmeccanico e turismo a fare ancora da traino. Si conferma anche la ripresa del settore delle costruzioni che, con un incremento di oltre 3mila posti di lavoro, tocca il livello occupazionale più elevato degli ultimi dieci anni. L'unico comparto che mostra ancora un saldo negativo, seppure lievemente, è quello dei servizi finanziari.

A livello territoriale, l’occupazione dimostra il saldo più positivo in provincia di Verona.

Circa il 60% dei nuovi posti di lavoro è a tempo determinato. Ma dopo oltre un anno tornano a crescere anche i contratti a tempo indeterminato, anche per l'effetto congiunto di diversi fattori: da un lato, l'aumento delle trasformazioni di contratti a termine, dall'altro i nuovi incentivi in vigore nel 2018 per gli under 35. E a proposito di incentici, con l'avvio del 2018 ha iniziato ad esaurirsi l'agevolazione triennale prevista dalla legge di stabilità del 2015 per le assunzioni e le trasformazioni dei contratti a tempo indeterminato. Secondo l'analisi di Veneto Lavoro, scadute le agevolazioni, non è avvenuta la temuta ondata di licenziamenti: anzi i contratti che hanno usufruito dell'esonero sembrano dimostrarsi più stabili.

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