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Verona tra le capitali del Natale. «Mantenuto profilo turistico con sobrietà»

Confcommercio ha presentato "Natale a Verona, Lago di Garda e Provincia". Arena: «Tasso di occupazione delle camere in città e dintorni per il ponte dell’8 dicembre è già al 55%, più alto del 2019»

Nel rispetto della necessità di contenere i costi e di garantire quella sobrietà richiesta dal perdurare della guerra nel cuore dell'Europa, torna anche in questo 2022 la manifestazione "Natale a Verona, Lago di Garda e Provincia" con una serie di eventi sul territorio che consentono di confermare il Veronese tra le capitali del Natale. «Siamo riusciti a contemperare le esigenze di sobrietà con quelle di mantenimento del profilo turistico di Verona capoluogo e della provincia più in generale, quarta in Italia per presenze straniere e quinta a livello assoluto», ha sottolineato durante la presentazione il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena.

"Natale a Verona, Lago di Garda e Provincia", che coinvolge tutti i principali Comuni della provincia, per rimanere al passo con i tempi compie un ulteriore step a livello di promozione adottando una campagna di social media marketing molto mirata, rivolgendosi a target differenti. La campagna sarà rivolta a italiani e stranieri, a giovani a famiglie ad anziani, con una specifica targhettizzazione che coinvolgerà tanti e differenti profili. Verranno date risposte tempestive alle richieste di informazioni e supporto alle perplessità dei frequentatori della manifestazione. Verrà inoltre incrementato e rafforzato la notorietà del "Natale a Verona, Lago di Garda e Provincia" con foto, informazioni e video creati dai partner del progetto.

«Il nostro è un territorio capace, negli ultimi anni, di esprimere grandi numeri con un indotto importante e significativi riflessi economici ed occupazionali - ha commentato Arena - È significativo il fatto che la provincia, in estate e fino a ottobre, sia riuscita a tornare ai livelli pre-Covid in termini di arrivi e presenze, con alcune punte di eccellenza capaci di esprimere numeri perfino superiori a quelli del 2019. Questo grazie al gioco di squadra tra imprese e amministrazioni, alla caparbietà degli imprenditori e grazie a progetti quali Riparti Verona, Ri.Ver. della Camera di Commercio che hanno dato una spinta sostanziale alla destagionalizzazione. Non fare nulla sarebbe stato disastroso: nel 2020, quando le misure anti-Covid hanno impedito lo svolgimento dei mercatini, le imprese della città di Verona hanno perso introiti per circa 120 milioni di euro determinati dall’indotto. Ora c’è grande attesa anche per l’imminente ponte dell’8 dicembre. Stando alle rilevazioni Federalberghi-Confcommercio, saranno circa 12 milioni e 183mila gli italiani che si metteranno in viaggio: il 94,1% di loro (contro il 92,3% dello scorso anno) resterà nel Belpaese, il 28% sceglierà le città d’arte. Il giro d’affari complessivo sarà di oltre 4 miliardi di euro e ci aspettiamo grandi numeri anche sul territorio veronese. Il tasso di occupazione delle camere di Verona e dintorni, per il ponte dell’8 dicembre si attesta già oggi al 55% contro il 50% del 2019, anno pre-Covid con prezzi medi soddisfacenti, tali da coprire l’ingente aumento dei costi energetici e delle materie prime. E sotto data arriveranno altre prenotazioni che ci porteranno indicativamente attorno al 70% di occupazione. Segnali positivi giungono anche dalla ristorazione tradizionale e veloce che evidenziano molte prenotazioni e contatti anche social che possono generare clientela».

Oltre ad Arena, per presentare la promozione degli eventi natalizi veronesi hanno preso la parola il direttore generale di Confcommercio Nicola Dal Dosso, Luciano Corsi del Comitato per Verona e Michela Mendiola di Verona per l’Arena.
«Dicembre è un mese strategico, vale il 30% del business per le imprese del terziario di mercato - ha evidenziato il direttore generale di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso - Quest’anno le tredicesime saranno un po’ più ricche ma la capacità di spesa delle famiglie diminuisce a causa del boom di costi fissi e inflazione. La propensione a fare regali natalizi è più bassa di 5 anni fa. In ogni caso, come emerge da un report di Confcommercio, in termini di potenziali consumi derivanti solo dalla tredicesima, si stima una media di 1.532 euro per famiglia».
Con riferimento ai mercatini, Luciano Corsi del Comitato per Verona ha spiegato che «i dati ci stanno dando ragione in termini di consolidamento delle presenze: grazie al lavoro di squadra siamo tornati ai livelli pre-Covid e stimiamo di poter arrivare al milione di presenze nei 40 giorni di manifestazione».
E parlando della rassegna dei presepi, Michela Mendiola di Verona per l’Arena ha affermato che «notiamo una ripresa delle presenze e una buona risposta che ci viene confermata da tour operator e agenzie di viaggio: speriamo di far tornare quanto prima la rassegna nell’anfiteatro areniano».

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