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Giovedì, 28 Marzo 2024
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L'assemblea ha deciso: Bauli è il nuovo presidente di Confindustria Verona

Succede a Franco Zanardi e resterà in carica per il quadriennio 2017-2021 affiancato da sette Vice Presidenti: "Immagino un'Associazione aperta al dialogo con le istituzioni, le parti sociali, le altre organizzazioni, la politica"

Lunedì sera l’assemblea degli imprenditori associati riunita nell’Aula Magna della Facoltà di economia dell’Università di Verona presso l’ex caserma Santa Marta ha eletto Michele Bauli Presidente di Confindustria Verona per il quadriennio 2017-2021.

Apertura al cambiamento come strategia, attività progettuali come metodo di lavoro, sviluppo degli investimenti, dimensione internazionale, nuove relazioni industriali, valorizzazione del territorio e maggiore collaborazione con le altre associazioni del sistema sono le basi del programma per i prossimi 4 anni.

"La prospettiva che immagino nei prossimi 4 anni è quella di una Confindustria Verona che sia un vero e proprio fattore di apertura al nuovo per il nostro territorio. – ha spiegato il neo presidente - Immagino una Confindustria Verona aperta al dialogo con le istituzioni, le parti sociali, le altre organizzazioni, la politica. Consapevole della leadership che il talento imprenditoriale dei suoi associati e la loro capacità di stare insieme le hanno fatto assumere. Questa leadership è adesso una responsabilità forte che va messa al servizio di una causa importante: innovare e crescere. Con la sua capacità di assumere posizioni, talvolta anche difficili e impopolari, ma coerenti con i valori dell’impresa, - ha proseguito Michele Bauli – la nostra associazione ha un capitale di credibilità importante che va preservato e messo a frutto. Oggi possiamo davvero fare la differenza. - E ha concluso - Come metodo di lavoro intendo ingaggiare i colleghi che mi affiancheranno alla presidenza su attività progettuali per essere un punto di riferimento, nel rispetto dei ruoli, per le istituzioni, per la politica, per le altre parti sociali. I nostri associati ci riconoscono la capacità di indicare la direzione indipendentemente dal consenso che genera, con voce libera, con autonomia di pensiero e di visione. Non possiamo cambiare il contesto ma possiamo impegnarci in progetti che coinvolgano il territorio".

Oltre al presidente e al programma l’assemblea straordinaria ha inoltre approvato la squadra dei Vice Presidenti che è composta da:

  • Giorgio Adami con delega alla Competitività territoriale;
  • Raffaele Boscaini con delega alla Internazionalizzazione;
  • Daniele Finocchiaro con delega alla Relazioni istituzionali;
  • Bruno Giordano con delega alla Aggregazioni di filiera e start up per la crescita;
  • Filippo Girardi con delega alla Relazioni industriali;
  • Sara Mozzo con delega alla Marketing e servizi per lo sviluppo aziendale;
  • Aldo Peretti con delega alla Produttività ed Investimenti.

Ai Giovani Imprenditori è stata affidata la delega alla formazione, mentre alla Piccola Industria la delega per il credito per le piccole imprese.

Michele Bauli con Franco Zanardi e Giulio Pedrollo-2

IL PROGRAMMA DEL NUOVO PRESIDENTE

UNA CONFINDUSTRIA VERONA APERTA AL NUOVO - L’apertura al nuovo è stata fonte di successo sia per Verona che per Confindustria Verona. Se non fosse un territorio aperto oggi Verona non sarebbe la 4° provincia italiana per valore della produzione, la 1° in Veneto. La 6° in Italia per interscambio manifatturiero, la 1° in Italia per export alimentare. Se non si fosse aperta al nuovo oggi Confindustria Verona non sarebbe la 5° associazione territoriale del sistema per numero di imprese, oltre 2 mila.
Ma l’apertura al nuovo è anche una strategia trasversale per il futuro, una chiave per aprire la porta che ci separa da un nuovo corso di sviluppo.

CONFINDUSTRIA VERONA UN POLO DI PROGETTUALITÀ - Grazie alla sua capacità di assumere posizioni coerenti con i valori dell’impresa, Confindustria Verona ha un capitale di credibilità importante che va preservato e messo a frutto, supportando le imprese, aiutandole ad affrontare situazioni complesse, essendo partner del loro sviluppo.

Uno sviluppo che va perseguito attraverso progetti concreti che si declineranno secondo diverse strategie tra cui networking, reti, aggregazioni e filiere. Vanno aumentate le occasioni di condivisione fra aziende associate sia in momenti di ampio respiro sia in incontri ristretti e più targettizzati. Valorizzando il legame delle imprese con i propri fornitori e clienti.
Devono essere sfruttate al meglio le opportunità create dal Governo con il piano Industria 4.0. In particolare con altre associazioni del sistema potrà venire progettato un servizio ad hoc per le imprese, soprattutto le più piccole, che le aiuti a potenziare le proprie capacità avendo accesso alle competenze che esistono ovunque nel Paese, e accedendo alle risorse messe in campo dal piano nazionale Industria 4.0 ed esistenti a livello europeo.
Nessun processo di crescita e di investimento può essere fatto senza un’adeguata finanza. Vanno accolti i nuovi strumenti che la finanza propone. Sarà ideato un percorso che ricalchi il modello Elite di Borsa Italiana che si rivolga ad imprese di dimensioni minori per consolidare le loro competenze, così da poter considerare percorsi di crescita diversi.
Confindustria Verona può anche diventare un interlocutore stabile per i fondi di investimento che desiderano investire sul nostro territorio. Un progetto nuovo sul quale impegnarsi insieme a partner esperti per mettere a disposizione delle aziende associate nuove risorse per fare un salto verso una nuova frontiera di sviluppo.
Inoltre va supportato l’imprenditore nel percorso di rafforzamento manageriale personale e dell’azienda.

ACCRESCERE LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE DEL SISTEMA PRODUTTIVO - L’apertura ai mercati internazionali è un percorso che la crisi della domanda interna ha reso obbligato. Il network di Confindustria Verona può essere molto utile. Esistono storie di successo, molto diverse tra loro, che possono essere raccontate e che valgono molto di più di qualsiasi percorso strutturato e teorico nel trasferimento di know-how. Partire dall’esperienza di un collega consente di fare meno errori e imparare in fretta. È possibile costruire una rete di punti di riferimento in molti mercati mettendo insieme i presidi all’estero delle associate, coinvolgendo anche altre associazioni del sistema.

INNOVARE LE RELAZIONI INDUSTRIALI - Produttività e dinamica salariale devono essere strettamente legate. Da questa base si deve ripartire per definire nuove relazioni industriali. Confindustria Verona si impegnerà concretamente per dare a tutte le imprese accesso concreto alle opportunità del welfare attraverso un dialogo aperto con i sindacati

VALORIZZARE IL TERRITORIO COME FATTORE DI COMPETITIVITÀ - Il successo di Verona è legato indissolubilmente alla capacità dei suoi imprenditori ma anche alla sua posizione all’incrocio dei corridoi europei, collegata ai porti, vicina al partner tedesco e ai paesi dell’est a rapido sviluppo.
Ci sono degli asset importanti che possono fare la differenza: l’interporto migliore a livello europeo; la Fiera con manifestazioni prestigiose; l’Aeroporto internazionale che, insieme a Montichiari, è in grado di sviluppare un forte potenziale in termini di movimento di persone e merci. Esiste una rete autostradale che associata allo snodo ferroviario possiede i fondamentali per essere un incrocio intermodale strategico. Molti player della grande distribuzione hanno a Verona le loro basi logistiche.
Dobbiamo accrescere la competitività del territorio e fare di Verona un hub di riferimento italiano per il movimento delle merci, per l’attrazione di persone e imprese. Un hub anche di discussione sui trend futuri e sul cambio di passo che la logistica dovrà fare per adeguarsi allo sviluppo dell’ecommerce e della digitalizzazione degli scambi.

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