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Economia Legnago

Mercatone Uno, il futuro dei dipendenti al centro del tavolo territoriale

Il vertice si è concentrato sull’aggiornamento della situazione occupazionale in vista del 31 ottobre, quando saranno accolte in via definitiva le eventuali manifestazioni di interesse per l’acquisizione dei siti produttivi

Si è riunito oggi, 23 ottobre, nella sede di Veneto Lavoro, convocato dall’assessore al Lavoro Elena Donazzan, il tavolo territoriale di aggiornamento sull’evoluzione della vicenda che, dopo il fallimento del maggio scorso, vede protagonisti i dipendenti di Mercatone Uno, la catena di punti vendita del settore arredamento e casa di cui 4 nel Veneto: Carrè (VI), Noventa Padovana (PD), Occhiobello (RO) e San Pietro di Legnago. Al vertice erano presenti tutte le parti interessate a vario titolo: le organizzazioni sindacali, i rappresentanti degli Enti locali, dei consumatori, dei fornitori e l’ANPAL Servizi (società dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro). L’assessore era assistita dall’Unità regionale di crisi, diretta da Mattia Losego.

Il vertice si è concentrato sull’aggiornamento della situazione occupazionale in vista del 31 ottobre, data in cui - come è stato fissato nell’ultimo incontro dell’8 ottobre scorso – saranno accolte in via definitiva le eventuali manifestazioni di interesse per l’acquisizione dei siti produttivi con la presentazione dei relativi piani industriali.

Da parte della Regione è stato presentato in dettaglio lo stato occupazionale dei 135 lavoratori che, rientrando nella prima tranche di licenziamenti, hanno perso l’impiego dal 13 gennaio. Più del 30% di essi, in questi 9 mesi ha già trovato una occupazione in altre aziende del territorio regionale con contratti a tempo indeterminato o determinato mentre un altro 10% è riuscito comunque a non vivere un periodo di totale disoccupazione, lavorando periodicamente. Sulla base di questo dato sono state illustrate le azioni di politica attiva promosse da ANPAL Servizi mentre la Regione ha confermato la sua disponibilità a continuare nell’impegno di rendere disponibili ulteriori strumenti, accompagnando gli interessati in percorsi che portino ad un ulteriore assottigliamento del numero di disoccupati.

Altra fotografia della situazione su cui si è focalizzato l’incontro riguarda i lavoratori che attualmente sono ancora in forza a Mercatone Uno, godendo della cassa integrazione. Di questi 119, nel rispetto di quanto consentito dalle norme, il 16% hanno già optato temporaneamente per un lavoro presso altre realtà produttive.

«Il sistema veneto evidentemente si sta muovendo bene al fine di curare la ferita per le vicissitudini di questi lavoratori e sta anche dimostrando che gli anticorpi ci sono – sottolinea l’Assessore Donazzan -. La Regione è stata presente fin dall’inizio a tutti i tavoli ed ha mantenuto il polso della situazione portando avanti il lavoro anche grazie ad un’ottima collaborazione con tutte le parti sociali. L’obiettivo rimane uno solo: trovare le soluzioni più solide ai fini del rilancio industriale per i siti di Mercatone Uno. Questo, mirando alla ricollocazione dei disoccupati ma anche con l’ascolto e l’intervento per la soluzione delle situazioni anche dei fornitori e dei consumatori coinvolti dal fallimento».

L’assessore Donazzan ribadisce che la Regione del Veneto manterrà l’impegno nel raccordo di tutte le parti coinvolte o interessate come di tutte le dinamiche per il raggiungimento di una soluzione complessiva. In coerenza con quanto già richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico per la sostituzione dell’organo di sorveglianza dell’amministrazione straordinaria, l’Assessore ha garantito che «il MISE sarà sollecitato con una lettera del presidente Luca Zaia affinché le proposte di reindustrializzazione dei siti, o di parte di essi, che emergeranno dopo il 31 ottobre, prevedano soluzioni solide e ancorate a progetti credibili di rilancio».

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