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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cercasi lavoratori in agricoltura: aziende e candidati, come inoltrare le richieste

Regione del Veneto e Veneto Lavoro hanno dato il via ad un’edizione speciale di IncontraLavoro, per far fronte alla carenza di manodopera nei campi in questo periodo di pandemia

Alla luce delle difficoltà manifestate dal settore agricolo, a corto di manodopera nei campi soprattutto per l'impossibilità di ricorrere ai lavoratori stranieri abitualmente impiegati nelle attività stagionali e ora bloccati nei propri Paesi a causa dell'emergenza coronavirus, Regione del Veneto e Veneto Lavoro hanno avviato un’edizione speciale di IncontraLavoro, l’iniziativa di recruiting dei Centri per l'Impiego, dedicata espressamente al reclutamento di personale in agricoltura.

L'obiettivo è mettere in contatto le imprese venete del settore e i candidati disponibili a svolgere attività stagionali urgenti quali ad esempio la raccolta di fragole, asparagi e primizie, le operazioni di primavera nelle vigne e l'avvio delle colture estive.

Le imprese interessate possono inviare le richieste di personale al Centro per l'Impiego del proprio territorio, compilando il modulo disponibile su ClicLavoro Veneto e inviandolo via mail a uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica:

  • imprese.belluno@venetolavoro.it
  • imprese.padova@venetolavoro.it
  • imprese.rovigo@venetolavoro.it
  • imprese.treviso@venetolavoro.it
  • imprese.venezia@venetolavoro.it
  • imprese.verona@venetolavoro.it
  • imprese.vicenza@venetolavoro.it

I Centri per l'Impiego provvederanno alla preselezione dei candidati idonei, tra quelli già presenti nelle banche dati regionali e quanti invieranno la propria autocandidatura tramite il portale ClicLavoro Veneto, e li renderanno disponibili alle imprese.

Enti e intermediari possono inviare le proprie richieste di personale via mail ai Centri per l'Impiego oppure, una volta stipulata un'apposita convenzione con Veneto Lavoro, operare in autonomia caricando sul portale le offerte di lavoro e gestendo direttamente il servizio di preselezione dei candidati per le proprie aziende associate.

I lavoratori interessati possono candidarsi online sul portale ClicLavoro Veneto utilizzando il servizio Centro per l'Impiego Online. Per accedere è necessario essere registrati. Una volta effettuato l'accesso è possibile inserire il proprio curriculum nella sezione "Il mio CV", facendo attenzione a specificare nel campo delle aspirazioni professionali una qualifica del settore agricoltura, quale ad esempio “bracciante agricolo”. Una volta pubblicato il curriculum è possibile consultare le offerte pubblicate nella sezione "Cerca offerte di lavoro", inserendo la parola chiave “bracciante agricolo” o similare, e candidarsi direttamente a quelle di proprio interesse. Solo i candidati ritenuti idonei saranno ricontattati.

Alle offerte possono candidarsi disoccupati, inoccupati e quanti intendono integrare il proprio reddito. Chi percepisce l’indennità di disoccupazione Naspi o il Reddito di cittadinanza e chi si trova attualmente in cassa integrazione potrà mantenere il proprio status e non subirà decurtazione del trattamento economico nei limiti e nelle modalità previste dalla legge.

I lavoratori impiegati in tali attività saranno dotati dei dispositivi di protezione individuale necessari in questo periodo di emergenza (mascherine, guanti ecc.) e sarà garantita l'adozione di tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli di tutela anti-Covid, oltre che eventuali attività di formazione alle mansioni richieste e supporto alla mobilità per consentire ai lavoratori di raggiungere i luoghi di lavoro.

LA SODDISFAZIONE DI COLDIRETTI - Dopo aver lanciato l'allarme nei giorni scorsi proprio per la carenza di manodopera, Coldiretti approva l'iniziativa lanciata in regione: «Nei giorni scorsi Coldiretti Veneto ha lanciato la piattaforma “Job in country” decollata a livello nazionale grazie al contributo sperimentale degli sportelli provinciali dell’associazione – spiega Daniele Salvagno presidente regionale –. Le prime candidature raccolte sul territorio, circa 1500 rappresentano una prima base di partenza per le offerte di occupazione in campagna dove la fase di raccolta di frutta e verdura è in piena attività». 
Parallelamente non si sono mai fermati i contatti con le autorità diplomatiche per sbloccare la manodopera straniera ferma nei Paesi d’origine a causa dell’emergenza sanitaria. «Dopo aver registrato la collaborazione con l’Ambasciata della Romania– dice Salvagno – registriamo, per il tramite del Presidente Luca Zaia, la disponibilità del Consolato Generale della Repubblica di Moldova a Milano per l’impiego nei campi della comunità moldava costretta a rimanere in Italia. Si tratta di gesti importanti che mettono in luce una chiara attenzione alle problematiche delle imprese agricole venete».
«Solo nelle province di Verona e Rovigo si stima un fabbisogno di 5mila unità stagionali – commenta Salvagno – che durante la seduta istituzionale ha ricordato per l’ennesima volta come sia determinante stabilire modalità semplificate e di facile attuazione per poter mettere gli imprenditori agricoli nella condizione di assumere con sicurezza come collaboratori aziendali cassaintegrati, studenti e pensionati».

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