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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Inglese: nel 2016 gli italiani lo hanno studiato soprattutto per lavoro, ma è in aumento il numero di chi lo fa per cultura personale

A Verona la maggioranza degli iscritti punta ad avanzamenti di carriera e a migliorare la propria posizione lavorativa

Gli italiani studiano l’inglese soprattutto per lavoro ma, nel 2016, è cresciuta significativamente la percentuale di chi lo ha fatto per cultura personale. Questo è ciò che emerge dall’annuale report sullo studio dell’inglese svolto da My English School, la scuola che attraverso l’originale metodo “MySmart English” ha innovato l’insegnamento della lingua inglese in Italia.

Dallo studio risulta che nel 2016, su un campione di 5700 persone iscritte ad un corso di inglese presso MyES, il 38% ha preso lezioni principalmente per scopi professionali, segno che il miglioramento della posizione lavorativa passa anche attraverso lo studio delle lingue. In più, se a questo dato si somma quello relativo a chi studia l’inglese per migliorare il curriculum (14%), si arriva al 52% del campione totale che studia una seconda lingua allo scopo di incrementare le occasioni professionali. Rispetto al report 2015 si tratta di una crescita di ben 10 punti percentuale: si è passati in un anno dal 42% al 52%, un dato sostenuto principalmente da chi si è iscritto per migliorare il CV (percentuale quasi raddoppiata, dall’8% al 14%).

Cresce, rispetto al 2015, anche il numero di chi si è iscritto ad un corso di inglese per motivazioni legate allo studio (dall’11% al 17%), segnale forse indicativo di una situazione di difficoltà delle scuole italiane che stentano a preparare adeguatamente gli studenti dal punto di vista linguistico in vista del loro ingresso sul mercato del lavoro. Non è un caso, infatti, che il 27% degli iscritti ad un corso di inglese a livello nazionale sia uno studente di scuola superiore, universitario o frequentante un corso di post-formazione.

Ma la vera sorpresa del 2016 è l’impennata del dato relativo a chi desidera seguire lezioni di inglese per cultura personale: nel 2014 solo il 14% studiava l’inglese con questo obiettivo; nel 2015, invece, il dato era drammaticamente calato all’8%; nel 2016 è tornato a salire fino a raggiungere il 25%.

E se l’inglese è studiato da chi desidera acquisire strumenti essenziali per capire il mondo e la realtà sempre più complessa che ci circonda, dal suo studio non può esimersi anche chi desidera viaggiare all’estero in autonomia e conoscere nuove culture: il dato rimane invariato rispetto al 2015 e si mantiene stabile sul 5%.

Senza dimenticare l’1% degli intervistati che studia inglese poiché desideroso di farsi nuovi amici e conoscere persone.

Infine, a livello di genere, è da segnalare che, nel 2016, il 52% di chi ha frequentato un corso di inglese era donna e ha preso lezioni di lingua per i motivi più svariati: si va dal desiderio di migliorare il proprio CV alla voglia di conoscere nuove persone, passando per le necessità legate allo studio o professionali. In 12 città su 15 prese in esame, le studentesse donne si sono rivelate essere di più rispetto agli studenti uomini.

Il centro MyES di Stradone Porta Palio 82 a Verona rispecchia in piccolo la situazione emersa a livello nazionale: il dato più rilevante, infatti, è quello relativo agli interessati allo studio della lingua per necessità professionali (38%). Ma in seconda battuta è presente anche un 34% degli iscritti interessato allo studio principalmente per cultura personale. Rispetto al report 2015 cala il numero di chi ha preso lezioni di inglese per necessità legate al proprio percorso di studi: il dato passa dal 33% del 2015 al 21% del 2016. Infine è da segnalare che, nel 2016, il rapporto fra iscritti uomini e iscritte donne presso la sede veronese si è attestato sull’1:1, segnando una situazione di sostanziale parità fra gli studenti.

«Il centro MyES di Verona è ben strutturato ed estremamente capace nell’intercettare numerose esigenze diverse; esigenze in linea con una città grande e dinamica come quella veneta» ha dichiarato Luigi Sguerri, Amministratore Unico di MyES. «L’inglese è diventato ormai uno strumento necessario per capire il mondo ed è un prezioso alleato se si desidera ampliare il proprio business; conoscerlo è importante ma è il metodo con cui lo si apprende che fa davvero la differenza».

A proposito di My English School:

My English School è la scuola d’inglese che pone al centro della didattica le esigenze dello studente e propone un metodo d’insegnamento completamente personalizzato.

Nel 2010 Luigi Sguerri dà vita al progetto MyES: l’idea è quella di insegnare l’inglese in modo semplice e coinvolgente per garantire agli studenti l’opportunità di vivere un’esperienza di studio differente da quanto già presente sul mercato. Ciò è stato possibile grazie all’elaborazione del metodo proprietario “MySmart English”, un approccio innovativo fondato sulle più avanzate teorie linguistiche e che abbina la didattica tradizionale, basata sullo studio della struttura linguistica, a un’intensa attività di conversazione in piccoli gruppi.

My English School apre la prima sede a Firenze nel 2011. Oggi è una realtà presente su tutto il territorio nazionale con le sedi di Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Roma, Torino, Treviso e Verona. Il gruppo conta circa 250 dipendenti e, dal 2011, ha insegnato inglese a oltre 15.000 studenti. Per il 2017 si prevede il completamento della copertura nazionale con 5 nuove aperture.

Visita il nostro sito: www.myenglishschool.it/verona

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Contatti per la stampa:

EARLY MORNING

Valerio Genovese

Email: valerio.genovese@earlymorning.com

Telefono: +39 02 2820943

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