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Economia

Il Comune rileva le quote del Polo finanziario

L'85 percento del controllo garantir la costruzione di un parcheggio da 6mila posti

Il Consiglio comunale ha approvato l’acquisizione delle quote di maggioranza della Polo Finanziario spa, titolare dell’area ex mercato ortofrutticolo. Respinta invece dall’aula, in tre separate votazioni, la richiesta di sospensione per carenza di documentazione avanzata dal consigliere Paolo Zanotto. La delibera, promossa con 31 voti favorevoli e 9 contrari, riguarda l'operazione che garantirà l’85 per cento del capitale sociale, per un importo complessivo di 33 milioni di euro, valore attribuito dalla valutazione eseguita da Praxi spa, incaricata da Veronafiere.

Secondo i contatti in corso a livello politico-istituzionale Veronafiere procederà all’acquisto della residua quota di minoranza della Polo Finanziario spa, nella misura del 15 per cento del capitale sociale. "Per mantenere i benefici fiscali acquisiti con una precedente transazione - ha spiegato il sindaco Flavio Tosi - il Comune, in accordo con la Fiera, realizzerà entro quest’anno un parcheggio di seimila posti auto, riservandosi di decidere in futuro la destinazione definitiva dell’area. Quella in questione è un’area strategica per la città, che tornerà in possesso del Comune e permetterà di garantire il futuro sviluppo della Fiera, uno dei principali volani per l’economia della città".

Nel suo intervento il consigliere Paolo Zanotto ha motivato la sua richiesta di sospensione della delibera con la mancanza di documentazione. Secondo il consigliere del Pd, infatti, "mancano l’impegno formale da parte di Veronafiere di acquistare il restante 15 per cento della società Polo Finanziario; la documentazione che attesta la rinuncia da parte di Fondazione Cariverona di ogni contenzioso giudiziale in merito alle vicende occorse all’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo; la dichiarazione da parte degli uffici comunali, che l’acquisto non rappresenti danno erariale a carico del Comune di Verona".

"Gli scopi della Polo Finanziario spa sono incompatibili con quelli del Comune di Verona – ha sottolineato il consigliere Edoardo Tisato (Verona Civica)- ed esprimo preoccupazione preoccupazione per la mancata esistenza di un impegno da parte degli altri due soci, Cattolica e Banco Popolare, a vendere le loro quote a Fondazione Cariverona e per la mancanza di dettagli chiari sul futuro utilizzo dell’area".

"L’ulteriore sviluppo della fiera – ha detto il consigliere Maria Luisa Albrigi (Pd) - porterà beneficio alla città, ma porterà altrettanti disagi al quartiere che la ospita, già fortemente provato sia dal punto di vista della viabilità che da quello dell’inquinamento dell’aria".

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