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Lunedì, 29 Aprile 2024
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I venti della guerra in Ucraina soffiano contro l'economia, Pil veneto rallenta

Il bollettino socio-economico dell'ufficio Statistica della Regione rivede le stime di crescita del Veneto, ma evidenzia anche i segnali positivi registrati lo scorso anno

Il peso della crisi Ucraina si fa sentire in Italia e anche in Veneto. Dopo la netta ripresa del Pil regionale (+7,2%) nel 2021 rispetto allo shock vissuto dal sistema economico nel 2020, ora si decelera: le previsioni (fonte Prometeia) relative al 2022 prospettano una crescita del Pil veneto del 2,4% e di quello nazionale +2,2%.

BOLLETTINO SOCIO-ECONOMICO DEL VENETO - APRILE 2022

L'ufficio Statistica della Regione Veneto ha pubblicato oggi, 4 aprile, una fotografia della regione alla luce del nuovo quadro internazionale. Frenano anche i consumi delle famiglie e gli investimenti fissi lordi in Veneto: alla crescita rispettivamente del 4,7% e del 17,5% nel 2021, si contrappongono nuove stime che prevedono un aumento per il 2022 rispettivamente del 2,2% e del 6,5%.
Bisogna attendere i prossimi mesi, invece, per capire le conseguenze delle recenti tensioni sui mercati delle materie prime dovute al conflitto in corso.

Il nuovo bollettino fa il punto anche dei segnali positivi registrati lo scorso anno. A iniziare dalle esportazioni che nel 2021 in Veneto sono ripartite con valori superiori anche ai livelli pre-pandemia (+7,8% rispetto al 2019 e +16,7% sul 2020) con un ruolo di traino delle produzioni metallurgiche, ottica e apparecchiature meccaniche. I mercati di destinazione sono quello tedesco (13,9%), francese (11%) e statunitense (9,1%), mentre resta stabile il valore dell’export verso il Regno Unito (+0,8% rispetto al 2020).
Il 2021 è stato l’anno della ripresa del turismo con un +55,8% delle presenze rispetto all’anno precedente (ma -28,9% rispetto al 2019). In buona parte, il merito è degli italiani che nel 2021 hanno fatto registrare, quanto a presenze, numeri paragonabili al 2019 (-3,1%). Rilevanti sono i numeri del turismo intraregionale: i veneti hanno trascorso nel 2021 più di 8 milioni di notti in località della propria regione (+19,1% rispetto al 2020 e +11,2% rispetto al 2019).
Il Veneto è la regione più scelta dagli italiani a livello nazionale dopo l’Emilia-Romagna (13% delle presenze). E cresce anche la spesa sostenuta dai turisti in Veneto: 3,2 miliardi di euro, (+40,2 % rispetto al 2020).

Nel 2021, i dati Istat mostrano una ripresa sul fronte dell’occupazione in Veneto: crescono le occupate donne (+2,4% rispetto al 2020) e il tasso totale di disoccupazione regionale si attesta al 5,5%, un valore che però va letto insieme al dato sugli inattivi che seppur in diminuzione (-0,5% nel 2021 rispetto al 2020) può risentire ancora della crescita del 2019 (+7,1% la variazione 2021/2019).
Apertura positiva nel mercato del lavoro veneto per il 2022. A dirlo sono i numeri di Veneto Lavoro che registrano nel primo trimestre oltre 152mila assunzioni (+45% rispetto al 2021 e +21% rispetto al 2020). Sono a +52% sul 2021 le assunzioni a tempo indeterminato e +42% quelle a tempo determinato, mentre quelle in apprendistato +41%. Per lo più vengono assunti italiani (70%), uomini (60%) e adulti per oltre la metà (un terzo i giovani).
A trainare il bilancio occupazionale sono le province di Venezia e Verona grazie alla ripartenza del turismo. Le assunzioni nei soli servizi turistici sono a +273,7% nel 2022 rispetto al 2021 e +73,4% nei servizi.

Riparte nel 2021 il traffico di passeggeri e merci nei porti e negli aeroporti veneti, ma restano lontani i livelli pre-pandemici. Gli aeroporti veneti chiudono il 2021 con 6,1 milioni di passeggeri movimentati (+42,1% rispetto al 2020 ma -66,8% rispetto al 2019). Il traffico merci cresce nel 2021 del 12,2% sul 2020 ma è inferiore del 28,7% rispetto al 2019. E Il traffico merci cresce nel 2021 anche nei porti di Venezia e Chioggia.
Riparte il traffico passeggeri anche se i numeri non sono paragonabili ai livelli pre-pandemia: per i traghetti +58,4% nel 2021 rispetto al 2020 ma -62,1% rispetto al 2019, e per le crociere +426% nel 2021 rispetto al 2020 ma -94,3% rispetto al 2019.

Si conferma il ruolo di protagonista del Veneto nel settore vitivinicolo, con oltre 95 mila ettari di vigneto nel 2021 (14% della superficie nazionale). In testa ci sono le province di Treviso (43% della superficie) e Verona (30%). Dopo la contrazione del 2020, lo scorso anno è tornato a crescere l’export con un valore di quasi 2,5 miliardi di euro (+11,1% sul 2020 e +7,9% sul 2019).

Il 2020-2021 è un biennio nero per le nascite in Italia e in Veneto dove si è registrato un -5,1% rispetto al biennio precedente. Il record negativo è del 2020 che ha segnato rispetto al 2019 un -3,6% a livello nazionale e -2,6% in Veneto. Tra le cause c’è un fattore strutturale per tutto il paese, cioè la diminuzione delle donne in età feconda: in Veneto tra il 2008 e il 2020 sono diminuite di 159mila unità. Scende ancora il numero medio dei figli a donna in Veneto: da 1,46 del 2008 a 1,28 del 2020, la stima per il 2021 è di 1,29 contro una media nazionale di 1,25. L’ondata pandemica ha colpito pesantemente la natalità: -11,4% a dicembre 2020 rispetto allo stesso mese dei due anni precedenti, e -16,6% a gennaio 2021.

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