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Fusione Agsm-Aim, consulenti chiedono tempo per valutare alternative ad A2A

L'ultima riunione del consiglio di amministrazione della multiutility veronese si è conclusa con un nulla di fatto. I cinque consulenti hanno chiesto un supplemento di indagine per valute le varie manifestazioni di interesse

Il consiglio di amministrazione di Agsm Verona si è riunito oggi, 23 giugno, per ascoltare la relazione dei cinque consulenti chiamati a valutare le manifestazioni di interesse non vincolanti pervenute nell'ambito del processo di indagine conoscitiva e competitiva del mercato, lanciata dalla multiutility veronese e da Aim Vicenza.

L'indagine era volta alla ricerca di un terzo partner industriale in grado di rafforzare la futura fusione tra Agsm e Aim. Il partner sarebbe stato individuato in A2A, ma l'offerta del colosso lombardo sarà messa su un piatto della bilancia e confrontata con le proposte che potrebbero arrivare da Hera, Iren, Dolomiti Energia e Alperia.

La riunione di oggi si è per conclusa con un nulla di fatto. Il cda si è riservato di valutare nel corso della seduta del 26 giugno prossimo la richiesta di supplemento di indagine avanzata dai consulenti, i quali hanno chiesto maggiore tempo per analizzare più compiutamente la documentazione ricevuta.

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