Mercatone Uno, Donazzan: «Si proroghi amministrazione straordinaria»
Si è riunito il tavolo coordinato dall'Unità di Crisi della Regione Veneto, che però ha manifestato l'urgenza di una convocazione del tavolo nazionale da parte del Mise
Ieri, 28 ottobre, è tornato a riunirsi il tavolo coordinato dall'Unità di Crisi della Regione Veneto e dedicato al fallimento di Mercatone Uno. Hanno partecipato all'incontro le associazioni sindacali, il rappresentante dei fornitori creditori e delle associazioni dei consumatori, oltre all'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. E nell'occasione sono stati convocati anche i sindaci dei territori veneti nei quali hanno sede i quattro punti vendita della catena: Noventa Padovana (PD), Carré (VI), Occhiobello (RO) e Legnago (VR).
L'Unità di Crisi regionale ha avuto fin dall'inizio della vertenza un ruolo di coordinamento dei portatori di interesse, compresi i fornitori e creditori, nei confronti del Ministero. La vicenda di Mercatone Uno è stata, fin da subito, molto complessa con l'avvicendamento di due procedure di amministrazione straordinaria da parte del Mise ed è oggi oggetto di indagine da parte delle Procure di Milano e di Bologna.
Il tavolo di ieri è servito per fare il punto della situazione e per condividere l'esigenza di una richiesta urgente al Mise di convocazione del tavolo nazionale.
«Al Ministero chiederemo di prorogare l’amministrazione straordinaria - ha dichiarato l'assessore Donazzan - inoltre faremo richiesta di poter avere un puntuale aggiornamento da parte dei commissari su alcuni aspetti della procedura che, ad oggi, restano poco chiari».