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Economia

Economia veneta, segni di frenata: Verona teme che l'export possa non bastare

È l'anticipazione del Rapporto NordEst che uscirà il 27 dicembre con il Sole 24 Ore, dove viene analizzata la situazione di un'area che spesso è risultata un indicatore affidare per il resto dell'Italia

I segnali di frenata si moltiplicano per l’economia veneta, da sempre un indicatore molto sensibile della situazione economica perché è la prima a sentire l’arrivo di una crisi (e la prima a ripartire quando ci sono le condizioni). È questa l'apertura del Rapporto NordEst in uscita con Il Sole 24 Ore di venerdì 27 dicembre.
Le aziende di Padova e Treviso reagiscono aumentando il dialogo con i sindacati: l’obiettivo è spingere sulla contrattazione di secondo livello, l’unica in grado di riunire esigenze diverse e dare una spinta alle retribuzioni. A Vicenza l’indice di fiducia degli imprenditori è ai minimi, e anche a Verona – dove i principali indicatori tengono, grazie alla propensione internazionale della provincia e a una presenza molto diversificata dei diversi settori – c’è il timore che il traino dell’export possa non bastare. E poi ci sono le vertenze aperte: da Acc Wanbao di Mel, Belluno, a Safilo, con gli effetti di questioni a livello generale che hanno ricadute anche sul Veneto: è il caso di Auchan-Conad e anche di Ilva, che è il principale fornitore delle aziende metalmeccaniche artigiane. La plastic tax, poi, congela gli investimenti di colossi come Coca Cola (stabilimento a Verona) e San Benedetto.
Ma non ci sono solo notizie preoccupanti nel rapporto di venerdi 27 dicembre: il Veneto, grazie a un progetto guidato dal dipartimento di Management di Ca’ Foscari, si scopre laboratorio di innovazione con l’ingresso, proprio nel cuore della produzione, degli artisti. Un dialogo fra mondi solo apparentemente distanti che apre a nuovi scenari e ha un effetto diretto sulla produzione.
Il porto di Trieste è sempre più europeo: un nuovo progetto firmato Rfi e Autorità di sistema collegherà le banchine alle stazioni di Cervignano e Villa Opicina assecondando la crescita dello scalo che è un ponte privilegiato per i traffici verso Oriente ed Europa.
E c’è spazio anche per parlare di sport di montagna: il comune altoatesino di Anterselva si prepara a ospitare per la sesta volta i Mondiali di Biathlon in programma a febbraio 2020.
Infine nel Rapporto NordEst, il racconto di un manager che crede fermamente nel ruolo delle aziende per creare occasioni di lavoro per i giovani e trattenerli nel proprio territorio: è Massimo Renon, ceo di Marcolin Group, e la sua ricetta è fatta di crescita, formazione e benessere sul posto di lavoro.

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