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Verona università virtuosa, lo dicono i dati di Almalaurea

Su di tutti aleggia lo spettro della precarietà, ma due giovani su tre trovano lavoro dopo un anno dal conseguimento della laurea. L'età media dei neo dottori è di 25 anni

Forse non potrà vantare la storia e la tradizione di altre università del calibro di Bologna e Padova, ma in quanto a sbocchi lavorativi per gli studenti l'ateneo scaligero fa scuola. A rivelarlo l’indagine 2012 di Almalaurea che fa riferimento a dati del 2011,  fornendo una panoramica interessante sul futuro dei giovani laureati veronesi.

Con riferimento ad un anno dalla laurea, ad esempio, i laureati all’ateneo di  Verona  sono 3770, numeri al di sopra della Ca’ Foscari di Venezia e dell’università di Trieste ma ancora inferiori, quasi naturalmente, a Studia Generalia storici della portata di Bologna e Padova.

Sempre con riferimento ad un anno dalla laurea a Verona l’età media della laurea è 25,8, il voto medio di uscita è di 101,3 e inoltre, stanno partecipando o hanno  partecipato ad una formazione post laurea il 37,1% dei laureati  (di cui  l’11%, la maggioranza, in attività di tirocinio e praticantato), lavorano il 62,6% (precisamente il 63, 9% delle donne contro il 59,9% maschile), sono disoccupati l’11,1 %, il 38,2% prosegue con il lavoro precedente alla laurea, solo il 32,6% svolge un lavoro stabile.

E proprio questo sembra essere il neo dell’interazione ateneo veronese e il mondo del lavoro: la precarietà. Nel calderone dei precari ci sono i vari contratti non standard (da quello a tempo determinato, all’interinale sino al contratto a chiamata) per un totale del 34, 7%, i contratti formativi con l’11, 7%, il parasubordinato( ad esempio il contratto a progetto) con un 7,9%, l’altro autonomo come la collaborazione occasionale per un 6,2% e il 6,7% dei senza contratto. Il part time si aggira verso il 31, 8%. A tre anni dalla laurea i dati migliorano sicuramente per il lavoro stabile che passa ad un 56,4% con la conseguenza che tutte le altre forme lavorative diminuiscono in percentuale.

Stravince dopo un anno dalla laurea il lavoro privato con un abbondante 68,3 %. Il ramo prevalente di occupazione è rappresentato dai servizi che occupano uno strabordante 86,5% , con  al suo interno un 23,3 % nella sanità. Quando sono passati oramai tre anni il privato passa al 72% con i servizi all’86,8%. Dopo tre anni dal giorno della testa coronata si giunge ad un 71,5% di laureati dell’Ateneo veronese occupati.

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