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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Santa Lucia e Golosine / Via Sommacampagna

Il Veneto stanza 30 milioni per finanziamenti agevolati alle imprese

Un aiuto a chi è stato colpito dalle conseguenze di Covid-19. L'assessore regionale Roberto Marcato: «Subito attivati per offrire liquidità alle migliori condizioni»

Questa mattina, 19 maggio, la giunta regionale ha approvato in via definitiva la delibera che stabilisce un intervento straordinario da 30 milioni di euro per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese venete colpite dalle conseguenze di Covid-19. «Soldi veri che mettiamo a disposizione delle nostre imprese - ha commentato l'assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato - Le aziende chiedono aiuto e noi ci siamo attivati subito per dare loro liquidità alle migliori condizioni».

Lo strumento finanziario approvato sarà gestito dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo e prevede il coinvolgimento di intermediari finanziari vigilati che si convenzioneranno con Veneto Sviluppo. Questi ultimi, in particolare, effettueranno le istruttorie per la concessione dei finanziamenti ed erogheranno materialmente gli stessi, con provvista assicurata da Veneto Sviluppo. Dal punto di vista operativo, le piccole e medie imprese potranno cominciare a presentare domanda agli intermediari finanziari selezionati tra circa quindici giorni, dopo che Veneto Sviluppo avrà completato la selezione. L'elenco degli intermediari finanziari convenzionati sarà pubblicato sul sito internet di Veneto Sviluppo a selezione ultimata.

«Mettiamo in campo un provvedimento che ha molti punti di forza - ha concluso Marcato - prima di tutto i prestiti potranno essere effettuati a tasso zero e a costo zero per le imprese, dato che la Regione si prende carico di coprire le spese istruttorie fino a 2.000 euro. Poi l'importo massimo del finanziamento è raddoppiato: va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 euro, con una durata minima del finanziamento di 12 mesi e massima di 72 mesi. La misura è destinata, in particolare, a chi ricorre ad intermediari finanziari quali le banche di credito cooperativo e i Confidi, istituti di credito che non hanno accesso ai fondi della banca centrale europea. Sono realtà che in Veneto interessano molto al nostro mondo imprenditoriale, perché sono più vicine alle nostre micro e piccole imprese, tessuto portante dell’economia regionale che oggi vediamo in sofferenza ma con una grande voglia di ripartire».

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