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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coronavirus, da Verona l'hashtag per ripartire #Confcommerciocè: «Serve rilancio»

«Sono a rischio migliaia di posti di lavoro. - spiega Confcommercio Verona - Serve un piano di rilancio del sistema economico e un’attenzione particolare al comparto turistico»

Dopo la firma da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte del Dpcm con le misure per il contenimento dei contagi da "nuovo coronavirus", immediata è arrivata la ricezione in terra scaligera da parte di Confcommercio Verona che, in una nota, commenta così i nuovi provvedimenti: «Bene l’ammorbidimento delle disposizioni previste dal decreto legge appena varato dal governo e in vigore fino all’8 marzo 2020, ma ci saremmo aspettati molto di più, anche in termini di celerità e sostanza degli interventi per l’economia».

«Anche se il ritorno alla normalità è lontano, - prosegue Confcommercio Verona - in fondo al tunnel si comincia a intravedere la luce. Positiva la riapertura dei mercati settimanali, dei centri commerciali, dei musei e dei luoghi di cultura, seppur con ingressi contingentati o comunque con misure che evitino assembramenti di persone, e garantendo il rispetto della distanza di almeno un metro tra i visitatori. Bar e pub potranno rimanere aperti solo con servizio al tavolo, sia all’interno del locale sia nei dehors esterni e rispettando la distanza di un metro tra un avventore e l’altro».

Guarda lo spot di Confcommercio "Verona torna a vivere"

Le note dolenti riguardano però secondo Confcommercio Verona la «chiusura totale per palestre, teatri e cinema, discoteche». Con una formula lapidaria, Confcommercio Verona sintetizza: «Locali chiusi, introiti azzerati». Ecco perché secondo Confcommercio Verona è proprio «il settore dell’intrattenimento da ballo tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria creata dalla diffusione del coronavirus. Si tratta di un comparto fondamentale per l’attrattività turistica italiana, - si legge sempre nella nota di Confcommercio Verona - che rappresenta un traino importante anche dal punto di vista economico: parliamo di circa 1.000 imprese con un totale di 20.000 lavoratori che vedono la loro posizione in bilico. Ma è tutta la filiera a essere in grande sofferenza. L’impossibilità di lavorare ha messo in crisi tutto il circuito composto da società di ticketing, società di collecting, artisti e tutti i fornitori».

Leggi tutti i nuovi provvedimenti per limitare la diffusione del "nuovo coronavirus" fino all'8 marzo 2020

Anche da qui dunque arriva la precisa di richiesta da parte di Confcommercio Verona affinché venga realizzato un piano di rilancio economico efficace e vigoroso: «Tutti i settori economici stanno subendo gravissime ripercussioni con importanti perdite di fatturato. Sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Serve, con urgenza, un piano di rilancio del sistema economico e un’attenzione particolare al comparto turistico, che ne esce devastato. Abbiamo chiesto che le stesse misure a sostegno delle imprese delle zone rosse vengano estese anche a quelle di fascia gialla, perché il risultato, a livello di impatto economico, è lo stesso. Ci aspettano tempi duri - conclude Confcommercio Verona - ma non faremo mancare il nostro sostegno alle imprese». Una promessa quest'ultima ben sintetizzata anche dall'hashtag che Confcommercio ha creato sui social: «#Confcommerciocè». 

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