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Cimice asiatica, Borchia all'UE: «Inserirla tra le specie esotiche pericolose»

«La Commissione rifiuta di procedere affermando che la cimice asiatica è già diffusa in vari Stati membri e per tale ragione non può esser sottoposta a misure di prevenzione», ha detto l'eurodeputato della Lega

«Spendere soldi pubblici per uno studio e poi ostinarsi a non tenerne in considerazione le conclusioni». È quanto denuncia l'eurodeputato della Lega Paolo Borchia, che spiega: «La Commissione europea continua a rifiutare l’inclusione della cimice asiatica nell’elenco delle specie esotiche pericolose da sottoporre a quarantena, ai sensi della Direttiva 2000/29/CE».

L'eurodeputato del Carroccio ha presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni alla Commissione europea sul motivo per cui non ha ancora preso provvedimenti, dopo aver finanziato un rapporto – dal titolo, "Invasion", elaborato tra il 2016 e il 2019 – che avrebbe riconosciuto l'insetto come specie invasiva e pericolosa. Lo studio, finanziato da Horizon 2020, il programma europeo per la ricerca e l’innovazione, ha previsto uno stanziamento diretto di fondi europei pari a 238.500 euro. «La Commissione – prosegue Borchia – rifiuta di procedere affermando che la cimice asiatica è già diffusa in vari Stati membri e per tale ragione non può esser sottoposta a misure di prevenzione», contenute nella Direttiva 2000/29/CE. «Sulla base di questa argomentazione – conclude l’europarlamentare - la Commissione continua a ignorare le richieste di assistenza delle regioni colpite da questa invasione».

Borchia conclude sollecitando il Ministro Bellanova a dare seguito alla richiesta di convocazione di un tavolo interministeriale, già segnalata con una lettera la scorsa settimana. «La procedura prevede che il ministero notifichi tempestivamente alla Commissione europea l'emergenza in corso, determinando le dimensioni del fenomeno e i conseguenti danni al reddito degli agricoltori - spiega Borchia - senza contare il necessario coordinamento nazionale con un piano organico per mettere in campo tutte le misure di difesa possibili».

Nel frattempo, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha convocato, per martedì 17 settembre, il ‘tavolo verde’ dell’agricoltura per fare il punto sui danni causati dalla cimice asiatica alle colture e sulle strategie di controllo e prevenzione.

Al ‘tavolo’, organo regionale di concertazione per gli indirizzi programmatici e le scelte in agricoltura, partecipano l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, il presidente della terza commissione del Consiglio regionale Sergio Berlato e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Agriveneto, Confcooperative e Legacoop.

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