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Casartigiani, cambio al vertice: Prando presidente

Il nuovo numero uno: Per ricominciare a crescere leconomia deve ripartire dallartigianato"

Il congresso provinciale di Casartigiani, che si è tenuto ieri all’Hotel Tryp di San Giovanni Lupatoto, ha sancito l’avvicendamento al vertice dell’associazione. Pasquale Vaia, per 10 anni alla guida dell’organismo, ha passato infatti il testimone ad Andrea Prando. Il neo presidente, 49 anni, veronese, dal 1990 ha ricoperto la carica di amministratore di Casartigiani Verona.

L’appuntamento annuale, il cui titolo significativo era “Noi speriamo che ce la caviamo”, è stato l’occasione per fare il punto sulla realtà del mondo artigiano veronese, alle prese con gli effetti perduranti della crisi economica e con gli interrogativi sul futuro del comparto, rappresentato nella nostra provincia da 28mila700 imprese.

La difficoltà di accesso al credito e l’eccesso di burocrazia sono i principali motivi per cui “fare impresa” in Italia è più difficile che altrove. Come ha evidenziato il presidente nel suo intervento: “Per ricominciare a crescere l’economia deve ripartire dall’artigianato e dalla piccola impresa, che hanno bisogno però di sostegno reale. L’accesso al credito è diventato sempre più arduo. I Consorzi Fidi vedono contrarsi le possibilità di aiuto alle aziende e migliaia di imprese sono vittime nelle nuove regole bancarie che avviliscono il sistema economico, con gli istituti di credito che da alleati sono diventati i peggiori avversari”.

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