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Amia, oltre 1 milione di euro di utile nel 2019: «Guardiamo al futuro con ottimismo»

«Dopo anni di stallo è stato finalmente rilanciato un piano industriale di investimenti assolutamente in linea con le esigenze e le mission aziendali», ha detto il presidente Bruno Tacchella

Un’attenta politica del personale ed un’ottimizzazione dei costi aziendali, un importante ridimensionamento delle spese di sponsorizzazione e consulenze, una vantaggiosa rinegoziazione dei contratti commerciali, l’adeguamento del Piano Finanziario con il Comune di Verona ed una sensibile riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti, con l’autorizzazione da parte della Regione Veneto a conferire parte dei rifiuti prodotti dall’impianto di Cà del Bue presso la discarica regionale di Sant’Urbano. Sono solo alcune della manovre che, secondo la dirigenza di Amia, avrebbero permesso alla società di superare le aspettative per quanto riguarda il 2019. 
Nella mattinata del 29 maggio infatti, il presidente Bruno Tacchella, i membri del Consiglio di amministrazione della società e l’assessore alle Aziende partecipate del Comune di Verona Daniele Polato hanno illustrato alla stampa l’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci (Agsm) del bilancio 2019 di Amia ed il budget relativo al 2020. Un utile di 1 milione e 100 mila euro che sarà interamente destinato a copertura parziale delle perdite pregresse, l’abbattimento di centinaia di migliaia di euro in diversi costi di gestione, la salvaguardia dei quasi 600 posti di lavoro, l’implementazione, il riammodernamento ed il potenziamento dei servizi erogati e dei mezzi aziendali, sintetizzano un consultivo altamente al di sopra delle più rosee aspettative, nonostante inevitabili ed importanti criticità legate a numerosi fattori. Basti pensare che ancora a fine 2018 Amia presentava una perdita d’esercizio di 1 milione e 900 mila euro ereditata da precedenti gestione e che l’emergenza Covid ha direttamente influito sulle casse dell’azienda per oltre 300 mila euro.

«Gestione oculata, sacrifici da parte di tutti ed efficienza hanno portato risultati straordinari, nonostante la difficile situazione economica ereditata negli ultimi anni – ha sottolineato Tacchella -. Ringrazio il consiglio di amministrazione, il direttore Ennio Cozzolotto e tutti i dipendenti per il lavoro fatto. Siamo estremamente soddisfatti e questi numeri ci consentono di guardare con ottimismo al futuro, nonostante numerose incertezze e possibili incognite legate alle conseguenze del Covid. Una situazione che inevitabilmente modificherà pesantemente progetti, costi, iniziative commerciali e che soprattutto altererà il mercato dei rifiuti differenziati ed i costi di smaltimento. Il tutto senza dimenticare che la Tari, quella di Verona è in assoluto tra le più basse d’Italia, subirà modifiche relative ad agevolazioni della tariffa che sarà giustamente rimodulata nei confronti delle attività commerciali e delle persone in difficoltà. Un bilancio all’insegna del profondo cambiamento rispetto al passato, del restyling gestionale e manageriale, della trasparenza, della razionalizzazione delle spese, del mantenimento e della salvaguardia occupazionale. Dopo anni di stallo è stato finalmente rilanciato un piano industriale di investimenti assolutamente in linea con le esigenze e le mission aziendali. Nei prossimi mesi i nostri sforzi saranno concentrati sul miglioramento della percentuale della raccolta differenziata, un percorso già avviato con la sperimentazione dei cassonetti intelligenti. Amia continuerà ad essere una realtà solida e sempre più vicina al territorio».

«Un risultato straordinario a fronte delle ingenti perdite che avevamo ereditato dalle passate gestioni – ha spiegato Polato –, l’inizio di un recupero che sta producendo ricavi e utili che finalmente danno all’azienda una prospettiva più che positiva. Come avevamo promesso, non solo abbiamo risanato il bilancio, ma abbiamo dato il via ad investimenti importanti. Dalla sperimentazione dei cassonetti intelligenti, all’acquisto di nuovi veicoli per il potenziamento della raccolta differenziata in tutti i quartieri, per un servizio sempre più di qualità. Inoltre, è stata fatta una attenta valutazione dei centri di costo, che ci ha permesso di arrivare a questo risultato di bilancio, garantendo nel contempo tutte le prestazioni fondamentali. Anzi, come abbiamo visto, Amia anche nell’emergenza ha saputo mettere in campo tutte le sue risorse a servizio della città. Nei mesi scorsi uno straordinario lavoro di sanificazione ci ha permesso di mantenere igienizzate strade, marciapiedi e cassonetti, in maniera continuativa, garantendo la sicurezza dei cittadini. Amia continua a dimostrare di essere l’azienda della città e per la città, un vero e proprio punto di riferimento per tutti quei servizi che rendono Verona una delle città più pulite e ordinate d’Italia. Oltre ad essere uno dei capoluoghi più virtuosi dal punto di vista dell’imposizione fiscale, con le tariffe più basse. Ringrazio tutto il consiglio di amministrazione e ogni singolo dipendente per l’ottimo lavoro svolto».

Soddisfatto anche il Partito Democratico di Verona, con Federico Benini e Stefano Vallani che chiedono ora alla società di andare in aiuto delle fasce più in difficoltà della popolazione. 
«In attesa di poter accedere alla documentazione per verificare che l’annunciato riassorbimento dei debiti di Amia si inserisca in un quadro strutturale e non di un semplice maquillage contabile, accogliamo con favore il dato di esercizio 2019 che vede l’azienda chiudere il bilancio con un utile di oltre 1 milione di euro.
Sproniamo tuttavia il Sindaco e il Presidente Tacchella affinché anche Amia provveda al più presto a mettere in campo risorse per le imprese e le famiglie veronesi colpite dalla crisi del Coronavirus come previsto dalla mozione anticrisi condivisa dalle minoranze con l’intero consiglio comunale. Attendiamo pertanto di poter discutere della agevolazioni sulla tariffa dei rifiuti nell’ambito della Commissione Temporanea Coronavirus a cui sarà necessario invitare, oltre ad Amia, anche i rappresentanti della capogruppo Agsm.
Ricordiamo infatti che dei 500 mila euro che il Sindaco aveva chiesto ad Agsm di impiegare per l’acquisto di materiali utili a tamponare l’emergenza sanitaria, ad oggi risultano spesi soltanto 100 mila euro per l’acquisito di un macchinario medico, pertanto mancano all’appello ancora 400 mila euro.
È necessario che tutte le aziende ex municipalizzate che chiudono il bilancio positivamente contribuiscano a restituire fiducia e benessere alla città che ha consentito loro di crescere e prosperare».

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