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Economia

Agsm, dal bilancio 2009 7 milioni per il Comune

Raddoppiati gli utili per l'azienda guidata da Sardos Albertini. Tosi: "Pi soldi per i veronesi"

Presentati a palazzo Barbieri dal sindaco Flavio Tosi e dal presidente di Agsm Gian Paolo Sardos Albertini, accompagnato dal vicepresidente Anna Leso e dal direttore generale Alfonsino Ercole, i risultati di bilancio di Agsm. Che chiude il 2009 con un utile netto di 10.116.871 euro, quasi il doppio rispetto ai 5.818.944 dell’esercizio 2008.
Il fatturato ammonta a 571,2 milioni di euro, con un incremento di 34,7 milioni di euro rispetto all'esercizio 2008, mentre il margine operativo lordo si è attestato sui 77,2 milioni di euro.

Anche il bilancio di Agsm Verona Spa chiude con un risultato in forte crescita, registrando un utile netto di 9.177.665 euro, in aumento di 3.238.743 euro rispetto all'esercizio precedente.

“Sapevamo che Agsm aveva le potenzialità per crescere – ha detto il sindacoTosi -  ma i risultati ottenuti con il bilancio 2009 hanno superato anche le previsioni dell’amministrazione comunale. Le aspettative di crescita resteranno comunque elevate, visto che l’azienda dispone di una buona squadra e di una buona dirigenza e che si sta specializzando ad ampio spettro sulle energie rinnovabili, con un sensibile ampliamento del mercato anche fuori dai confini comunali. Essendo Agsm interamente di proprietà comunale – ha aggiunto il sindaco -  una buona parte di questi utili, oltre 7 milioni di euro, entrerà nelle casse del Comune, mentre un’altra parte resterà all’azienda per capitalizzazioni d’investimenti. A fronte di un utile così alto stiamo anche valutando qualche meccanismo che ci consenta di ridurre le tasse da pagare allo Stato, per avere a disposizione maggiori risorse da investire sul nostro territorio a favore dei cittadini veronesi”.

“Il lusinghiero risultato - commenta  Sardos Albertini - è il frutto di attente politiche gestionali iniziate tre anni fa, che hanno permesso, per il settore della vendita, l’acquisizione di Morenica e Covigas, per la fatturazione l’efficientamento dei processi con la conseguente riduzione dell’esposizione finanziaria, oltre alla razionalizzazione delle spese di gestione del personale e all’entrata in funzione di impianti a fonti rinnovabili che hanno contenuto la crisi del settore elettrico. L’importanza del risultato raggiunto dal punto di vista economico è ancor più rilevante –conclude Sardos Albertini- se consideriamo che la produzione energetica di Agsm tiene sempre conto della salvaguardia ambientale, non limitandosi al mero profitto”.

Nel campo delle energie rinnovabili, il bilancio ambientale del Gruppo Agsm registra più di 80 mila tonnellate di anidride carbonica risparmiate all’atmosfera
grazie agli impianti idroelettrici, eolici e fotovoltaici a alla moderna tecnologia del teleriscaldamento. Bilancio destinato a crescere in termini positivi grazie al contributo che nel 2010 arriverà dall’entrata in esercizio di tre nuovi impianti. Il primo, costruito sul tetto dello stadio Bentegodi (che ha una superficie coperta pari a 20 mila metri quadrati e ospita 13.328 pannelli), produrrà energia pulita per un quasi 1000 megawattora all’anno. In questo caso, le emissioni evitate di CO2 corrispondono a 500 tonnellate. Il secondo impianto, installato nella conca di navigazione della diga di Chievo, produrrà 12 mila megawattora all’anno di energia “verde” e permetterà di non immettere in atmosfera 6 mila tonnellate di CO2 all’anno. Infine, la centrale fotovoltaica di Zambelli, recentemente ammodernata, porterà ai veronesi circa 200 megawattora all’anno e permetterà di evitare l’emissione di 110 tonnellate di anidride carbonica in atmosfera.

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