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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Casa a Verona: conviene acquistare o andare in affitto? Ce lo spiega uno studio

Un calcolo su svantaggi e svantaggi effettuato dal centro studi Tecnocasa ha evidenziato come, anche in questo momento di crisi, investire nel mattone può essere una scelta molto saggia anche a Verona

La crisi morde le tasche degli italiani da diversi anni e, come più volte evidenziato, uno dei settori maggiormente a rischio oscillazioni resta quello immobiliare, con case che finiscono per svalutarsi mentre la propensione all'acquisto dimostrata dagli italiani precipita sempre più rapidamente. Ma è davvero questa la situazione anche a Verona? Un recente studio di Tecnocasa va ad investigare quali possono essere costi e guadagni per gli italiani che intendono cambiare abitazione. Per la sua statistica l’Ufficio Studi Tecnocasa ha valutato la convenienza tra l’acquisto o la locazione di un bilocale di 52 mq in una zona semicentrale di un capoluogo del Nord Italia, ottenendo risultati che possono quindi essere applicati in tutta la zona maggiormente industrializzata del Paese. Anche a Verona la media è rispettata, e i dati raccolti da Tecnocasa potrebbero stupire i cittadini scaligeri

ACQUISTANDO – L’immobile, secondo Tecnocasa, costa di media 255.000 euro e l’acquirente ricorre solitamente ad un mutuo a tasso fisso di 25 anni che finanzia il 65% del valore, pagando una rata di mutuo di 1.067 euro. Possiede quindi un capitale a disposizione di 95.000 euro. L’importo del mutuo comprende anche le spese legate all’acquisto dell’immobile: notaio, intermediazione immobiliare, imposte e bolli. Egli pagherà i costi legati all’acquisto della casa e all’accensione del mutuo e avrà un beneficio fiscale grazie alla detrazione degli interessi passivi. Inoltre dovrà pagare le spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione). Per calcolare il valore futuro dell’immobile Tecnocasa ha quindi considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni.

IN AFFITTO - Chi opta per la locazione paga di media un canone mensile iniziale di 800 euro. Il capitale a disposizione (di 95.000 euro) viene investito in un BTP a 25 anni. L’affitto sarà aggiornato ogni anno in base all’indice Istat. L’inquilino dovrà pagare annualmente la registrazione del contratto di locazione. Il modello proposto considera la differenza tra i canoni di locazione e le rate di mutuo. Per esempio, nel primo anno ci sarà una differenza positiva per il locatario (che spende 800 euro al mese contro una rata mensile di 1.067 euro per il proprietario). Tale differenza sarà investita in un conto corrente bancario ordinario con tasso di remunerazione dello 0,35% lordo. Allo stesso tasso si investe l’eventuale differenza tra i costi di gestione dell’immobile, i costi della locazione e il beneficio fiscale per la detrazione degli interessi.

RISULTATO FINALE - Dopo 25 anni, ovvero all’estinzione del mutuo Tecnocasa ha quindi calcolato il guadagno ottenuto da entrambi: il proprietario calcola il valore futuro dell'immobile e sottrae le rate del mutuo, ottenendo una cifra pari a 103.251 euro. L'inquilino invece calcola il suo capitale investito, sottrae i canoni di locazione e aggiunge l'eventuale differenza rata mutuo/canone e altri costi benefici andando ad ottenere un risultato finale di – 18.407 euro. Come si può vedere il risultato è a favore di chi ha acquistato.

Tabella riepilogativa

Valore dell’immobile

255.000 €

Capitale iniziale

95.000 €

Rata mensile del mutuo

1.067 €

Canone iniziale di locazione mensile

800 €

Guadagno finale per il proprietario dopo 25 anni

103.251 €

Guadagno finale per l’inquilino dopo 25 anni

-18.407 €


 

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