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Economia Villafranca di Verona / Via dell'Artigianato

Accordo Coldiretti-Paluani. Tutti ingredienti italiani per la produzione dei dolci

L'intesa premia le imprese agricole del territorio e le strutture economiche dell'agroalimentare. Diego Romanini, direttore generale Paluani: "300 mila tonnellate di zucchero dalle barbabietole venete"

Firmata ieri, 30 maggio, un'intesa tra la Coldiretti Veneto e la Paluani Spa. L'accordo è stato siglato da Martino Cerantola, presidente di Coldiretti Veneto e da Michele Cordioli, vice presidente di Paluani ed è l'inizio di un progetto che premia le imprese agricole del territorio e le strutture economiche del settore agroalimentare.

La Paluani si impegna a produrre merendine, croissant, panettoni e pandori con uova, burro, latte e zucchero di origine italiana. "È a giugno che si fanno i contratti commerciali - ha esordito Michele Cordioli - e noi guardiamo ad un Natale al 95% fatto di materia prima proveniente dall’Italia, puntando ovviamente a recuperare presto quei 5 punti di percentuale e arrivare ad una cifra tonda".

Su questo auspicio concorda Coldiretti che non solo è promotore dell’iniziativa ma, come ha precisato Martino Cerantola, è garante dell’operazione. "La ricaduta positiva per i nostri agricoltori è indubbia - ha precisato Cerantola - ma sottolineiamo che l’operazione non deve essere di facciata ma una scelta convinta per rispetto soprattutto dei consumatori finali".

I presupposti per una buona partenza e una sicura riuscita ci sono tutti, nonostante i protagonisti si siano dati appuntamento tra un anno per una prima verifica. Nel frattempo lo stabilimento dolciario ha sfornato pandori anche la scorsa settimana per il mercato tedesco, segno di un successo che non conosce stagioni. "D’altro canto Paluani ama definirsi una grande pasticceria - ha specificato Diego Romanini, direttore generale - presente sul mercato da quasi cent’anni, che lavora un valore di 25 milioni di ingredienti dallo zucchero alle uova usando il burro al posto dell’olio di palma e per le ricette particolari ricorre pure alle denominazioni blasonate come il pistacchio di Bronte, limone di Amalfi e le nocciole del Piemonte. Da questo momento in poi l’ufficio acquisti dello stabilimento di Verona potrà contare sulle circa 300 mila tonnellate di zucchero frutto dei 33 mila ettari di barbabietole coltivate in Veneto e lavorate nello zuccherificio di Pontelongo.

"Con questo patto creiamo un’economia virtuosa - ha concluso Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti - riconoscendo cosi l’impegno degli imprenditori agricoli per la sicurezza alimentare, lasciando a tutti il giusto margine di reddito, riducendo l’impatto ambientale visto il raggio limitato da cui provengono tutti gli attori della filiera".

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