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Cronaca Zevio / Via Enrico Fermi

Arrestati i vertici della Black Axe, la mafia nigeriana. Un boss viveva a Zevio

Era soprannominato Sixco ed è stato lui a far ripartire le attività dell'organizzazione criminale in Italia dopo l'azzeramento dei vertici di alcuni anni fa

L'operazione è partita da Palermo, come scritto su Palermo Today, ed è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano. È stata la polizia a eseguire gli arresti, uno dei quali anche in provincia di Verona, a Zevio, dove risiedeva Osahenagharu Uwagboe, detto Sixco, uno dei boss della mafia nigeriana, chiamata Black Axe, ascia nera.

Nel veronese conduceva una vita normale, ma per gli inquirenti Sixco sarebbe stato l'uomo che ha riattivato la mafia nigeriana in Italia dopo un'indagine torinese che ne aveva azzerato i vertici. La Black Axe non era stata sconfitta e dopo alcuni anni di sospensione dell'attività, l'organizzazione è tornata a gestire usura, spaccio di stupefacenti e prostituzione, anche a Palermo dove la mafia nostrana tollerava la presenza di quella nigeriana, relegandola però ad alcune zone della città.

Tra le varie accuse mosse a Sixco e agli altri capi c'è quella di associazione di tipo mafioso, perché la struttura dell'organizzazione nigeriana presenta molte caratteristiche simili alla mafia italiana. Una struttura piramidale con regole molto rigide, in cui ognuno ha il suo compito e con riti di affiliazione per chi vuole farne parte. Un'organizzazione che si è presa il potere con la forza e che dimostrava di fare sul serio attraverso atti di violenza a volte più brutali di quelli praticati da altre organizzazioni mafiose.

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