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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Corso Porta Nuova

Verona. Wolfang Abel vede uno spiraglio di libertà: il giudice rimanda a luglio la decisione

Il fondatore di Ludwign, associazione filonazista protagonista di alcuni omicidi tra gli anni '70 e '80, ha visto il giudice per la prima volta non rigettare la sua richiesta e ora spera di veder revocate le ultime misure cautelari

Non sarà ancora un uomo libero Wolfang Abel, ex fondatore insieme a Marco Furlan di Ludwig, ma questa volta il giudice non rigettato la sua richiesta, ma ha disposto il rinvio di ogni decisione al 16 luglio. Questo per avere due conferme fondamentali: che Abel non sia un bevitore cronico e che prosegue nella terapia iniziata. 
Condannato per gli omicidi di Ludwig, avvenuti tra gli anni '70 e gli anni '80, Abel aveva visto rigettare dal giudice tutte le sue precedenti richieste di tornare ad essere un uomo libero e questa volta per lui si apre uno spiraglio. 

La settimana scorsa, Abel accompagnato da Furlan e dal suo avvocato, si è presentato in tribunale per richiedere la revoca delle ultime misure che li impediscono di essere libero: l'obbligo di firma in caserma due volte la settimana, il divieto di superare i confini della provincia di Verona e di uscire dalla casa materna nelle ore notturne. Nelle precedenti occasioni, le sue richieste non vennero accolte in quanto secondo gli specialisti era ancora potenzialmente pericoloso: non se la sentivano di escludere che potesse tornare ad uccidere. Ma nell'udienza del 17 aprile le nuove relazioni scritte da carabinieri, psicologi e assistenti sociali che lo tengono d'occhio da quando nel 2009 lasciò il carcere, metterebbero in evidenza come la sua pericolosità stia scemando e come ora sia più aderente alla realtà. 
In questi anni Abel si è laureato in Matematica, ha trovato lavoro nell'ambito della progettazione di macchine per rifiuti e avrebbe una relazione, da lui stesso definita piuttosto complicata, con una donna. Unica nota dolente un incidente stradale in cui era rimasto coinvolto e che lo ha visto mettersi alla guida con un tasso alcolico più alto del consentito: nell'occasione l'uomo si era giustificato dicendo di aver bevuto per le preoccupazioni dovute ad alcuni problemi personali. 

In ogni caso la decisione arriverà a luglio. E tutto si baserà sulle future perizie.  

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