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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Scandalo Volkswagen, la Procura di Verona apre un'inchiesta per truffa

Dopo quella di Torino, aperta una seconda inchiesta a Verona nei confronti di Volkswagen in quello che ormai viene chiamato Dieselgate, cioè lo scandalo legato alle emissioni truccate dei motori diesel

In merito allo scandalo Volkswagen sulle emissioni truccate dei motori diesel, a fine settembre, il Movimento Difesa del Cittadino era ricorso all'Antitrust e alla Procura di Verona. Quest'ultima, ora, ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di truffa.

Sul Corriere del Veneto, è lo procuratore Mario Giulio Schinaia a spiegare cosa ha dato il via all'indagine: "Abbiamo avviato le indagini per due motivi: innanzitutto, perché Verona è sede di Volkswagen Group Italia e dunque competente a livello nazionale, e in secondo luogo per aver ricevuto un esposto-denuncia dal Movimento Difesa del Cittadino".

Anche se per ora non risultano iscritti nel registro degli indagati, sempre sul Corriere, Schinaia spiega che si tratta di "un’indagine delicatissima e gli accertamenti potrebbero richiedere tempi lunghi. I reati sui quali indagare sono truffa e frode in commercio. Più difficile, almeno per il momento, contestare il disastro ambientale. Gli accertamenti riguarderanno le vetture in circolazione in Italia".

"Bene l’inchiesta avviata dalla Procura di Verona, – dichiara Francesco Luongo, vicepresidente del Movimento Difesa del Cittadino – ai consumatori ed imprese proprietarie dei veicoli truccati serve chiarezza sia su quanti e quali tipi di auto siano coinvolti che sulle forme di risarcimento che dovrà essergli riconosciuto eventualmente nel prosieguo dell'inchiesta attraverso le costituzioni di parte civile contro i responsabili. La Procura sta esaminando anche la nostra richiesta di procedere al sequestro preventivo di tutte le auto incriminate presenti nelle concessionarie, nonché della confisca dei beni dei responsabili Volkswagen qualora l’esito delle indagini confermasse le ipotesi di reato”.

In una nota stampa, si puntualizza che "MDC è stata l’unica associazione a chiamare in causa la Procura di Verona, competente a livello nazionale in quanto sede della Volkswagen Group Italia. Già nei giorni scorsi era arrivata la notizia dell’apertura dell’istruttoria per pratica commerciale scorretta da parte dell’Antitrust, cui l’associazione si era rivolta contestualmente per l’acquisto da parte dei consumatori di un prodotto altamente difforme dalle caratteristiche tecniche di inquinamento ambientale promesse e garantite".

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