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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Corte Giorgio Zanconati, 1

Accusato di violenze sistematiche sulla moglie incinta: 33enne finisce a processo

L'inizio della terribile vicenda risale al 2013, quando un 33enne di nazionalità nigeriana avrebbe costretto la moglie, giunta al settimo mese di gravidanza, a subire un "regime vessatorio" fatto di violenze fisiche e psicologiche

Il tema della violenza sulle donne non smette mai, purtroppo, di essere strettamente attuale, specie quando si tratta di cronaca giudiziaria. Ecco allora che proprio nella mattina di ieri, giovedì 30 marzo, così come riportato dal quotidiano L'Arena, si è celebrata l'udienza preliminare che ha visto imputato un cittadino nigeriano di 33 anni, accusato di maltrattamenti prolungati nei confronti della moglie, una sua connazionale 42enne.

Già nel mese di novembre scorso al marito era stato imposto il divieto di avvicinarsi alla consorte, in virtù di fatti avvenuti nel corso del 2013, quando il 33enne nigeriano, secondo l'accusa, aveva costretto la moglie a subire "un regime di vita vessatorio" procurandole lesioni ripetute e tali da imporle un ricovero ospedaliero.

Ad aggravare la situazione dell'imputato e il quadro generale della vicenda, il fatto che all'epoca la donna era per di più incinta al settimo mese di gravidanza. Di qui anche la necessità di un ricovero presso l'ospedale di Borgo Roma durato tre giorni per verificare, in seguito alle percosse patite, anche le condizioni del bambino portato in grembo dalla madre. La violenza, fisica e psicologica, fatta di pugni, calci, ingiurie e minacce costanti, era secondo il capo d'imputazione "sistematica" ed è proseguita nel corso dei mesi successivi. Anche per questo, alla chiusura dell'udienza di ieri mattina, il gip Livia Magri ha deciso di rinviare a processo l'uomo nigeriano che il prossimo 7 luglio si troverà dinanzi al giudice Paola Vacca.

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