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Cronaca

Capodanno di violenza, procura lesioni guaribili in 30 giorni alla compagna

L'uomo è stato allontanato dalla casa in cui convive con la vittima, la quale però non ha voluto procedere contro di lui

Capodanno di violenza all'interno di una coppia di origine romena che vive a Verona. Ieri, 1 gennaio, la donna ha chiamato il 113 dicendo di essere stata picchiata dal compagno ed, essendoci state già in passato delle chiamate simili, gli agenti delle volanti veronesi sono intervenuti applicando il protocollo Eva, cioè la modalità operativa per il primo intervento nei casi di violenza di genere.

Arrivati nella casa della coppia, i poliziotti sono stati accolti dall'uomo, classe '80, mentre la compagna di lui, classe '68, si era chiusa in bagno. Lui ha cercato di minimizzare la situazione, dicendo che le parole della compagna non erano credibili perché lei non stava bene e aveva anche bevuto tanto. Gli agenti hanno comunque atteso che lei uscisse dal bagno per verificare le sue condizioni. In effetti, la vittima portava sul volto dei segni di violenza evidenti ed è stata accompagnata al pronto soccorso.
Dopo essere stata curata dai sanitari, la donna è stata dimessa dal pronto soccorso con una prognosi di 30 giorni. I medici hanno inoltre riferito che alcune ferite riportate non erano altro che la riapertura di ferite simili procurate in precedenza. Un dettaglio che per gli agenti testimonia le violenze ripetute subite dalla donna.

La vittima, però, non ha voluto procedere contro il compagno. Una decisione presa dopo che l'uomo le ha detto qualcosa nella loro lingua. Frasi, il cui significato non è stato inteso dai poliziotti, ma che potrebbero essere state delle minacce.
La polizia di Verona ha comunque ottenuto un provvedimento di allontamento dell'uomo dall'abitazione in cui conviveva con la vittima.

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