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Cronaca Centro storico / Via Cesare Battisti

La Polizia Locale conferma lo stato di agitazione e convoca due assemblee

Le assemblee sono in programma domani 22 marzo alle 10.30 e alle 14.30. Lavoratori e sindacati criticano l'atteggiamento e gli ultimatum lanciati dall'amministrazione comunale

Dopo mesi trattative senza alcun esito positivo e dopo lo sciopero del 12 dicembre scorso, i sindacati  Uil Fpl, Diccap Sulpm, Cub e Csa hanno deciso di confermare lo stato di agitazione della Polizia Locale del Comune di Verona e di indire due assemblee del personale per domani martedì 22 marzo, una alle ore 10.30 e l'altra alle ore 14.30, nell'aula magna dell'Istituto Agli Angeli di Via Cesare Battisti a Verona. All’assemblea sono stati invitati a partecipare tutti i consiglieri comunali e tutte le forze politiche.

Le organizzazioni sindacali hanno preso atto che la bozza di accordo presentata dall’amministrazione non risponde in maniera efficace alle questioni evidenziate dai lavoratori, soprattutto non risolve i problemi di tipo organizzativo che da anni hanno creato un clima irrespirabile all’interno del corpo. Inoltre, l’amministrazione ha deciso unilateralmente di sospendere ogni ulteriore trattativa, rinunciando quindi ad un confronto con le organizzazioni sindacali che potesse portare ad un miglioramento della proposta ad oggi sul tavolo. Un atteggiamento che, secondo i sindacati, accomuna molti tavoli di trattativa, dove si va avanti tra un ultimatum e l’altro, senza alcuna considerazione delle proposte e delle richieste dei lavoratori.

I lavoratori esprimono ancora una volta come il loro impegno quotidiano sia volto al servizio dei cittadini veronesi, per garantire servizi fondamentali e presidio del territorio: per questo chiedono che si adottino, presso il comando di Verona, tutte le misure organizzative per garantire ordinariamente questi servizi con una normale regolarità, senza dover operare in una situazione di costante emergenza. I lavoratori chiedono di avere la certezza del proprio orario di lavoro, così come avviene per tutti gli altri lavoratori, anche turnisti, e che sia rispettato il proprio contratto di lavoro per quanto riguarda le cosiddette chiamate in emergenza, in quanto non è più sostenibile che a Verona tutto sia un evento eccezionale, anche le festività segnate in rosso sul calendario o le manifestazioni fieristiche in programma da mesi. 

"Questa continua emergenza organizzativa - scrivono i sindacati - è stata fino ad ora coperta dallo spirito di servizio dei lavoratori, ora si è arrivati ad un punto in cui o si definiscono delle chiare regole organizzative, oppure non sarà più possibile garantire che la macchina continui a funzionare. Non è solo una questione di organico e di numeri. Non si deve e non si può chiedere agli agenti di polizia municipale di farsi carico di compiti che non rientrano nelle loro mansioni e funzioni, almeno fino a quando la politica non farà chiarezza sul ruolo e sui compiti della Polizia Locale a livello nazionale. Evidenziamo che Verona, tra le 15 città più grandi d'Italia è quella che nel 2013 ha speso meno per la polizia locale".

Per questo il Comune di Verona fa sapere che domani, 22 marzo, non sarà garantita la completa funzionalità dei servizi comunali, in concomitanza con le assemblee sindacali.

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