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Cronaca Borgo Roma / Via Polveriera Vecchia

Terremoto, difficile situazione dei vigili del fuoco. Cgil: "Malati di burocrazia"

Anche gli esponenti sindacali veronesi denunciano condizioni di lavoro inadeguate, messe in evidenza dalla situazione di emergenza che si è creata in Centro Italia

Gli uomini del soccorso alpino del Veneto sono partiti per dare il loro aiuto a chi è in prima linea nel Centro Italia nelle operazioni di assistenza alle popolazioni che erano già stata colpite dal terremoto la scorsa estate e che adesso hanno dovuto rivivere il trauma con nuove scosse violente e con la neve a rendere tutto ancora più complicato.

E in prima linea ci sono tra gli altri anche i vigili del fuoco con condizioni di lavoro giudicate del tutto inadeguate dalla Cgil di Verona. "Non sono stati preventivamente disposti acquisti straordinari per adeguare l’abbigliamento, il vestiario e le attrezzature necessarie per fronteggiare la neve e il gelo", hanno scritto Luca Cipriani e Andrea Residori del coordinamento provinciale Vigili del Fuoco di Verona.

Un'Italia malata di burocrazia per i vigili del fuoco veronesi e questi sono i risultati. "Eppure - proseguono Cipriani e Residori - si potrebbe creare risparmio per lo Stato migliorando nel contempo le condizioni di lavoro dei vigili del fuoco e la qualità del soccorso, unificando, presso la presidenza del consiglio dei ministri, la protezione civile e i vigili del fuoco e assegnando a questi ultimi il ruolo di cerniera nazionale nel raccordo con le regioni".

I due esponenti sindacali avanzano infine altri suggerimenti per migliorare la situazione: "Annullare tutti quegli orpelli che sono contenuti negli infiniti decreti ministeriali e dotare i Vigili del Fuoco di un contratto di lavoro che ricomprenda doveri, diritti e stipendio. Eliminare le sovrapposizioni della struttura prefettizia, impiegando i risparmi per i bisogni dei territori".

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