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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Rambla di Barcellona, veronesi a pochi metri dal luogo dell'attentato

Due amici erano seduti su una panchina, quando hanno sentito le urla e poi hanno visto il furgoncino bianco lanciato contro la folla e neanche 10 metri da loro

Vanno lentamente scoprendosi le identità delle vittime e dei feriti dell'attentato terroristico avvenuto ieri, 17 agosto, sulla Rambla, la via principale di Barcellona. Tra i morti, pare sia certa la presenza di un italiano, Bruno Gulotta, di Legnano, e probabilmente non è l'unica vittima tra i nostri connazionali. Mentre per rintracciare e identificare tutti i feriti ci vuole tempo, perché il numero è davvero grande.

Sono però giunte alcune testimonianze da parte di chi il pericolo l'ha scampato. Tra di loro ci sono anche dei veronesi, che si trovavano a Barcellona in vacanza o per altri motivi. I loro racconti sono stati riportati da Francesca Lorandi de L'Arena, con la collaborazione Anna Martellato e Riccardo Mirandola.

Lorenzo Lonardi era seduto insieme al suo amico Niccolò Visentin sul una panchina della Rambla. Ha sentito le urla delle persone alle sue spalle, si è girato e ha visto il furgone lanciato sulla folla a neanche dieci metri di distanza. I due amici sono corsi subito via e hanno trovato rifugio nella casa di alcuni americani. Alessandro Grigolato, anche lui veronese in vacanza a Barcellona, si trovava a cento metri dalla Rambla e quando ha visto il fuggi fuggi è scappato insieme agli amici nell'appartamento in cui alloggiano. Non ha saputo quello che era successo, fino a quando un suo conoscente non gli ha girato un video del van che investiva quanti più passanti possibili nella strada più famosa della città. Giacomo Zanetti, invece era appena arrivato a Barcellona, ieri. L'attentato è avvenuto all'incirca mentre scendeva dall'aereo e ha detto che molto probabilmente non resterà a lungo nella città catalana.

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