Hanno svaligiato locali in tutto il Nord Italia ma ora la banda compare davanti al giudice
Slot machine e cambia valute nei locali pubblici la loro specialità. I carabinieri di San Michele sono riusciti a fermare la banda, accusata di associazione a delinquere finalizzata ai furti
Avevano svaligiato i locali di mezzo Nord Italia, prendendo di mira soprattutto slot machine e cambia valute. Sebbene i video e le immagini che li ritraevano in azione fossero numerosi, non si riusciva mai a prenderli; questo perchè agivano con sorprendente rapidità. Il gruppo piazzava l’auto davanti ai locali (in genere pubblici) da svaligiare. Tre membri della banda facevano irruzione e arraffavano tutto il possibile senza preoccuparsi di sistemi di videosorveglianza e impianti d'allarme; gli altri due rimanevano in macchina per controllare la situazione.
Dopo aver messo a segno colpi a Verona, Milano, Monza, Bergamo, Brescia, Vicenza e Padova, i cinque sono stati finalmente fermati dai carabinieri della stazione di San Michele, che li avevano controllati per settimane, analizzando tutto il materiale utile alle indagini. Durante un colpo nel vicentino, il gruppo è stato circondato dai militari, che sono riusciti ad impedire la fuga dei malviventi. I malviventi arrestati sono tutti di origini kosovare e risiedono a Chiari, nel Bresciano.
Prima dell'udienza preliminare davanti al giudice Guido Taramelli, dove sono stati difesi dagli avvocati Marcella Mazzeo e Patrizia Scalvi, due di loro erano finiti in carcere, gli altri tre ai domiciliari. Il magistrato li ha rinviati a giudizio davanti al collegio presieduto dal giudice Sandro Sperandio. Labinot Zogaj, 24 anni, Sardon Asllana, 30 anni, Diar Bytyqi, 26, Dritan Gashi, 25 anni e Arben Gjelili, 29, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata ai furti. Ad Asllana e Gashi è stato anche contestato il furto di un'autovettura.