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Cronaca Stadio / Viale Andrea Palladio

Verona, "voleva adescare bambini stordendoli con droga": nei suoi pc migliaia di foto pedopornografiche

Il controllo della polizia fuori dalle scuole medie di Verona porta a galla l'agghiacciante "passione" di un 42enne sposato e con figli. Spiava gli studenti dal furgoncino mentre uscivano. Sequestrati 450 GB di materiale fotografico

Sorpreso a bordo del suo furgoncino mentre “spiava” i bimbi all’uscita di scuola. I due poliziotti di pattuglia che l’aveva notato avrebbero persino dichiarato che l’uomo, panettiere 42enne, “allungava il collo per fissarli meglio. L’uomo è stato fermato perché indugiava troppo, e in maniera sospetta, davanti alle scuole medie “Betteloni”. Non aspettava il figlio, ma aspettava ance uscissero quelli degli altri genitori. È finito in manette e poi davanti al giudice il commerciante, sposato e con due bimbi piccoli.

Agghiacciante è stata la ricostruzione degli agenti di Verona, quando hanno fatto scattare l’accertamento. Sull’auto parcheggiata in via Palladio sono state trovate pillole di Viagra e un notebook appoggiato sul sedile del passeggero. Collegato c’era un hard disk portatile che lil 42enne si è preoccupato di nascondere immediatamente sotto al sedile quando ha visto avvicinarsi le divise. Non c’è voluto molto perché venisse controllato il suo contenuto. Migliaia di foto terribili trovate in internet, che ritraevano atti sessuali con alcuni bambini. Un archivio pedopornografico da 450 gigabyte. Nel suo marsupio i poliziotti hanno anche ritrovato alcune dosi di droga, piccole quantità di eroina, hashish e marijuana che secondo il giudice sarebbero servite al più orribile dei gesti. Lo spiega il Corriere Veneto, citando le parole del magistrato veronese:

«Lo scopo dell’imputato verosimilmente era quello di usare della sostanza stupefacente per circuire e convincere i ragazzini a sottoporsi a prestazioni sessuali»

Dettagli ancora più spaventosi  sono emersi dalla perquisizione a casa del 42enne. Moglie e figli sono stati portati all’esterno mentre procedevano gli accertamenti. Nella camera di uno dei due figlioletti sono state ritrovate chiavette Usb, cd, una videocamera e una scheda di memoria. A casa dei genitori del 42enne, inoltre, sono emerse altre prove che verranno passate al setaccio. Altri computer e altri supporti di memoria. Il pm ha disposto l’arresto immediato del panettiere, residente in provincia, e successivamente i domiciliari a casa dei genitori. Deve rispondere di detenzione di materiale pedopornografico (reale e virtuale). Quando il giudice ha letto il capo d’imputazione il 42enne non avrebbe aperto bocca. L’unico commento l’aveva fatto agli agenti durante la prima perquisizione in auto: “Ho solo queste” aveva ammesso. La sua fedina penale, d’altronde, recitava di altri reati specifici. Nel 206 aveva patteggiato una pena per molestie su minore e nel 2012 era già finito nei guai per altro materiale pedopornografico. I suoi avvocati avrebbero dichiarato che da tempo l’uomo si era sottoposto alle cure di uno psichiatra per “guarire” dalla patologia. Un “insana passione”. Queste le parole emerse dall’udienza di convalida.

L’uomo è stato arrestato martedì scorso, poco dopo le 14. Il processo per lui riprenderà l’11 dicembre. Per ora rimane “detenuto” in casa dei genitori e gli è stato proibito di connettersi ad internet. Una misura adeguata, secondo il giudice.

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