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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Dolcè / Via Colombarolla

Verona, tre finti tecnici Agsm in casa: uno viene arrestato e poi rilasciato. La famiglia: "Ora siamo terrorizzati"

La scarcerazione del 34enne beccato dopo aver tentato il furto in un appartamento di Dolcè con due complici mette in ansia le vittime e la piccola comunità veronese. Era stato un giovane di 19 anni a contribuire alle manette. La politica chiede pene "severe"

Prima l’arresto del ladro-truffatore che tenta di mettere a segno l’ennesimo colpo fingendosi un tecnico di Agsm. Ora la sua scarcerazione che getta nel panico residenti della via a Dolcè che hanno permesso l’identificazione e le manette da parte dei carabinieri. L’uomo, 34enne di Ivrea, pluripregiudicato, era stato fermato anche grazie al pastore tedesco che stava di guardia alla casa di una signora veronese. Proprio quella signora starebbe vivendo attimi di ansia alla notizia del suo rilascio. Lo spiega L’Arena, che cita le minacce rivolte alla famiglia e al cane. Era stato il giovane padrone di quest’ultimo, presente nell’abitazione al momento della comparsa del “tecnico”, ad andare a caccia, sulla sua bicicletta, del malvivente. Le Forze dell’ordine si sarebbero poi occupate di rintracciare i due complici, fuggiti a bordo di una Volkswagen Scirocco di colore grigio. La paura dei residenti, ovviamente, è quella di eventuali ritorsioni da parte della banda il cui membro, venerdì scorso, è stato scarcerato e ha “solo” l’obbligo di firma quotidiana negli uffici di polizia giudiziaria. Cittadini e politici si sentono indifesi e passano a chiedere norme più severe e la “certezza della pena”. Questo perché il 34enne sarebbe stato già condannato per furti e minacce. È ritenuto pericoloso dalla comunità di Dolcè. Se il sindaco Massimiliano Adiamoli si dichiara “stupito” sulle pagine del quotidiano locale, contrattacca l’esponente della Lega Nord, Ivan Castelletti che spiega come “non sia più tollerabile che persone già condannate per gravi reati vengano lasciate libere di continuare a delinquere. Il sistema legislativo è malato”.

LA TRUFFA - Il ragazzo era in casa con la nonna in via Colombarolla quando due uomini si erano presentati qualificandosi come tecnici Agsm, non indossavano tute ma erano in contatto via walkie talkie con un terzo complice. Il sospetto che non fossero chi dicevano di essere sarebbe balzato subito in mente al ragazzo poiché nei giorni scorsi, a Dolcè e nelle vicinanze, si erano verificati casi di furto nelle abitazioni. In più non indossavano la “tuta blu” dei soliti operai.

La signora avrebbe poi fatto entrare uno dei due che avrebbe cominciato ad analizzare l’acqua prelevata dal rubinetto con la scusa di rilevare presunte tracce inquinanti. Ma nel frattempo il ragazzo di 19 anni aveva già avvertito la madre che si era recata subito dai carabinieri di Peri. Mentre scattavano le indagini, uno dei due finti tecnici ha preso alle spalle il ragazzo e lo ha costretto a tirare fuori tutto da cassetti e armadi. È stato dopo aver aperto la porta di una camera che il pastore tedesco, individuata una possibile minaccia, ha azzannato alla caviglia il truffatore, mandando in fumo il colpo. I ladri sono scappati e il 19enne si è messo ad inseguirli in bici. Solo uno è stato arrestato, poco distante, nei pressi della chiesa, dai carabinieri che nel frattempo erano intervenuti.

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