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Cronaca Legnago / Via Salvatore Quasimodo

Tragedia casalinga. Per la coppia si fa largo l'ipotesi dell'avvelenamento da monossido di carbonio

Le autopsie svolte sui corpi dei coniugi finora non hanno mostrato segni di violenza e ora bisognerà attendere i risultati definitivi per comprendere le vere cause che hanno posto fine alla vita dei due

Restano ancora avvolte nel mistero le cause che hanno posto fine alla vita di Daniele Berardo e della moglie Antonietta Cristofori, trovati morti domenica nella loro abitazione di Casette, a Legnago dalla polizia locale. A dare dei lumi sulla vicenda arriveranno nelle prossime settimane i risultati dell'autopsia. 
L'ipotesi che tuttavia sta prendendo piede nelle ultime ore è quella di un avvelenamento da monossido di carbonio, provocato dalla vecchia caldaia in funzione nel loro bilocale, o di un'intossicazione. La causa violenta quindi sembra essere destinata a cadere, come del resto indicherebbe l'assenza di ferite e lesioni sui corpi dei due di tracce di colluttazione nell'abitazione. 
A conferma che sia questa la soluzione più probabile, è arrivato anche il nulla osta in municipio a Legnago, direttamente dalla Procura scaligera, per il seppellimento di Antonietta, a poche di distanza dall'esame autoptico che si è svolto all'istituto di medicina legale di Borgo Roma per mano del dottor Dario Raniero. Una rapidità che sembra indicare che la svolta nel caso sia vicina e che non necessiti quindi di ulteriori esami, come dovrebbe avvenire nel caso di una morte violenta. Per quanto riguarda Daniele Berardo invece, l'autopsia verrà ripetuta all'ospedale "Mater Salutis" di Legnago. 
Se anche da questo secondo esame non dovessero emergere particolari di rilievo, già in settimana potrebbero essere fissate le date dei funerali della coppia, dei quali si farà carico il comune. 

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