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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, Maroni spegne il moto contro Bossi dei tosiani: "No alla sfiducia"

Il segretario federale interviene all'assemblea leghista a Vicenza e ferma la mozione preparata da alcuni esponenti veneti sul presidente: "Non è il luogo opportuno". Su Tosi prmier: "Farà bene. Ha capito che aria tira"

Sarebbe stata "disinnescata" dallo stesso segretario federale, Roberto Maroni, la mina della mozione di sfiducia al presidente Umberto Bossi che, lunedì sera, esponenti veneti del Carroccio volevano mettere al voto nel nell'assembla della Liga Veneta-Lega Nord a Vicenza. "La modifica dello Statuto non è di competenza dell'assemblea ma del congresso" ha spiegato Maroni, riferendosi al documento che chiedeva la modifica di due commi dell'art. 14 che avevano disegnato nel 2012 sul nome di Bossi la carica di presidente federale a vita.

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"Se qualcuno vuole presentare una mozione del genere - ha aggiunto - la presenterà al congresso federale che io intendo convocare prima di Natale". Nessun voto, quindi, e l'assemblea ha accolto senza proteste -a quanto si è appreso - il cambio volante di ordine del giorno, andato avanti con mozioni su stralci meno rilevanti del regolamento e alleanze politiche. "Assemblea programmatica del Veneto. Idee interessanti e provocatorie. Mostrano una Lega genuina, vivace e con tanta voglia di crescere" ha commentato più tardi Maroni sul suo profilo Twitter. Nell'assise di Vicenza hanno detto la loro anche alcuni dei fedelissimi dell'ex capo leghista, contrari alla linea del ticket Maroni-Tosi, ma si è evitato lo scontro. Il numero uno del Carroccio, prima di entrare nel teatro comunale di Vicenza, ha confermato l'intenzione di lasciare la guida politica della Lega. "L'impegno della Lega e dei leghisti - ha spiegato - è guardare al futuro, rinnovarci e sopratutto favorire il cambio generazionale ed è questo che voglio fare". "In tanti mi hanno chiesto di ripensarci sul congresso - ha confidato - ma io la decisione l'ho già presa. Ci ho pensato tanto e non torno indietro, sono convinto sia la soluzione giusta. La Lega ha bisogno di rinnovarsi". All'assemblea , con il segretario veneto Tosi, anche il governatore Luca Zaia, che sulla mozione anti-Senatur ha commentato: "se qualcuno pensa di zittire Bossi, togliendogli la presidenza, mi sa che non conosce Bossi".

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IL GIUSTO CANDIDATO - Appoggio al sindaco di Verona, da parte di Maroni, invece, per quanto riguarda le primarie. "Da parte di Tosi - ha detto Maroni - vuol dire aver capito che il centrodestra ha bisogno di novità". "Sono sicuro - ha aggiunto Maroni - che l'iniziativa di Tosi, che non è contro la Lega, va nella direzione di rivolgersi verso un elettorato che non vota Lega e non vota Pdl e al massimo non va a votare. E invece è importante che vada a votare per un progetto di centrodestra". "Non c'è dubbio - ha poi aggiunto Maroni sugli scenari politici italiani futuri - che siamo vicini ad una riorganizzazione completa o almeno molto profonda del consenso elettorale sia del centrodestra che del centrosinistra".

"Non so cosa succederà al Pdl quando Berlusconi vorrà farsi da parte - ha spiegato il segretario del Carroccio - ma noi dovremo essere pronti. Che vuol dire avere alla guida della Lega, come segretario, uno dei giovani leoni che possa rappresentare il cambiamento nella continuità dei valori degli ideali dei progetti".

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