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Verona, tifoso Hellas caduto dal bus a Genova: presto la denuncia - VIDEO

Continuano le indagini per accertare responsabilità sull'incidente di domenica scorsa, verso lo stadio di Marassi. La vittima, Giorgio Leoni, 43enne di Bussolengo, è ancora ricoverato in gravi condizioni. Testimonianze video

Visite mediche e indagini di polizia. Sono questi i procedimenti che ruotano attorno al caso di Giorgio Leoni, tifoso Hellas di 43 anni residente a Bussolengo, ricoverato all'ospedale "Galliera" di Genova in seguito al grave trauma cranico subito per la caduta dal bus Amt mentre si dirigeva con i compagni allo stadio di Marassi. Le condizioni dell'uomo, apparso subito in gravi condizioni, starebbero migliorando giorno per giorno. Sarebbe stabile, per ora. Ogni mattina viene sottoposto ad una Tac. Ma è ancora presto per sciogliere la prognosi. I medici mercoledì lo hanno risvegliato dal coma farmacologico per gli accertamenti sulla gravità del danno neurologico. La caduta violenta gli aveva infatti provocato una preoccupante emorragia cranica. Dovrà comunque sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico, ma sulla data dell'operazione c'è uno stretto riserbo.

TIFOSO CADE DAL BUS NAVETTA VERSO LO STADIO: "IL MEZZO FACEVA GLI 80 IN CUVA"

Continuano, come spiega L'Arena, le testimonianze dell'incidente: in molti, tra chi era su quello stesso autobus domenica pomeriggio per andare a vedere Genoa-Hellas, vogliono raccontare la propria versione dei fatti. Sul versante indagini, tuttavia, si smentisce l'ipotesi che il mezzo viaggiasse con le porte aperte. Dalla Questura di Genova viene ribadita la procedura di trasferire i tifosi sono in condizioni di sicurezza. La stampa ligure, però, avrebbe già pubblicato immagini eloquenti sul bus Amt: almeno un centinaio di persone stipate per ogni mezzo messo a disposizione come navetta verso lo stadio. E le porte sono ben aperte. La polizia di Stato, però, non ci sta. E inoltre passa le indagini alla polizia municipale, "trattandosi di incidente stradale". Interpellati da L'Arena, i responsabili del Nucleo Infortunistica del capoluogo ligure ammettono che i vigili sarebbero intervenuti

"in seconda battuta, dopo la questura che ha le nostre stesse competenze. La questione è molto delicata. È chiaro che verranno fatti tutti gli accertamenti possibili e possiamo confermare che purtroppo, spesso, gli autobus diretti allo stadio partono con i portelloni aperti. I nostri fascicoli andranno direttamente alla Procura, con cui noi ci rapportiamo"

Una situazione intricata, di competenze e rimbalzo di responsabilità. La famiglia, la moglie Antonella e i due figli, vogliono però che sia fatta chiarezza. Per questo gli avvocati a cui si sono rivolti hanno già pronto l'esposto di denuncia. I legali avrebbero raccolto le testimonianze, i video e tutta la documentazione sul caso. Non è escluso che si ricorra anche a contestare l'omissione di soccorso al conducente del bus: secondo la ricostruzione non si sarebbe fermato alla caduta di Leoni, ma avrebbe proseguito fino allo stadio. Continuano intanto gli attestati di stima e solidarietà da parte del Movimento Gialloblù Pescantina. Anche la società Hellas Verona ha voluto essere presente: il sito mercoledì si apriva con "Forza Leo", a cui è stato anche dedicato un hashtag su Twitter, e alcuni giocatori hanno creato un piccolo video per dire di tenere duro al tifoso 43enne.

IL VIDEO DELL'UTENTE YOU TUBE "grasso awa"

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