Verona, terribile scoperta di un pescatore nella Bassa: dall'Adige emerge un cadavere senza braccio

Di lui non si sa molto se non che dimostra circa 50 anni, nudo, alto circa un metro e settanta, dai capelli brizzolati e dalla corporatura robusta. Gli mancava il braccio sinistro. Il suo corpo è stato ritrovato da un pescatore, verso le 17e30 di giovedì, nelle acque dell’Adige. Un cadavere riaffiorato all’altezza del ponte Principe Umberto, a Legnago e che ha fatto soprassedere il testimone che poi ha chiamato immediatamente i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri con tre pattuglie, una delle quali sull’imbarcazione d’emergenza. Il cadavere è stato recuperato centinaia di metri distante da dove il pescatore aveva chiamato, a causa della corrente. Lo hanno fermato poco dopo l’ospedale di Legnago davanti ad alcuni curiosi e passanti.

Da un primo esame esterno si suppone che l’uomo si sia gettato nel fiume volontariamente. Non presenta segni di violenza se non la mancanza del braccio che si ipotizza possa essere stato strappato dalla corrente, dopo essersi incagliato da qualche parte, forse una chiusa. Era ricoperto di fango e completamente nudo. Si è detto che porrebbe essere rimasto in acqua da circa una settimana. Immediate le indagini dei carabinieri che devono risalire all’identità dell’uomo. Diramate le ricerche negli archivi delle persone scomparse. Una di queste potrebbe corrispondere alla descrizione e alla tempistica, dato che ne era stata segnalata la scomparsa dopo che era stato ritrovato il suo motorino vicino all’Adige, a San Michele, nei pressi di Villa Buri. La salma è stata trasportata all’Istituto di Medicina legale di Borgo Roma dove sarà eseguita l’autopsia.