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Cronaca Isola Rizza / Via Muselle

Verona, tasse quintuplicate alla pasticceria Perbellini: "9600 euro dai rifiuti. Ci costringono a traslocare"

Cartello a caretteri cubitali alle porte della celebre e premiata rivendita con laboratorio con gli importi da versare al Comune per la Tari. Il sindaco: "Tariffe del ministero. E in più a Isola Rizza abbiamo scoperto metrature mai dichiarate"

“Avviso di pagamento del 25 giugno. Le comunichiamo le somme che devono essere da lei corrisposte al fine di non incorrere in sanzioni. 9.632 euro”. La cifra, a caratteri cubitali, campeggia sul foglio affisso all’entrata del laboratorio della pasticceria “Perbellini” con sede in via Muselle, a Isola Rizza. Un segno di protesta contro le lettere mandate di casa in casa, di azienda in azienda, dall’amministrazione comunale a saldo della Tari, la tassa sui rifiuti. Secondo le stime degli Uffici tributi, spaccio e famoso e pluristellato ristorante devono poco meno di 10mila euro per un anno. Vivace la lamentela di Battistino Perbellini, contitolare della famosa e premiata pasticceria veronese, artefice dell’altrettanto celebre “Millefoglie strachin” e di pandori e panettoni che durante le feste vanno a ruba.

Secondo Perbellini la tassa sarebbe quasi quintuplicata nel giro di qualche anno. Dai 2100 euro il Comune ha “corretto” a 4600, fino ai 9600 dell’anno scorso, lo stesso importo che deve versare per la tassa sul 2013. Ma i rifiuti, si affretta ad ammettere il titolare, non sarebbero affatto aumentati nei 2400 metri quadrati di spaccio e ristorante (che ospita 25 tavoli). Il laboratorio è a Bovolone e per un locale un po’ più piccolo dello spaccio il versamento non supererebbe i 2200 euro annui. Unico modo per sopperire all’uscita di una cifra così alta sarà aumentare i prezzi dei prodotti tanto amati dai clienti. Segnala L’Arena, che

Perbellini spiega di aver avuto, un anno fa, un incontro con il sindaco: «Che non ha sortito alcun effetto: anzi, per il calcolo della superficie soggetta al pagamento, il municipio ha considerato la tettoia esterna alla stregua dello spaccio e del ristorante. Così il Comune non ci dà affatto una mano, tenuto conto anche della crisi. Anzi, di questo passo ci costringerà a lasciare Isola per sempre».

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Alla base dell’aumento delle tasse, secondo il sindaco Elisa De Berti, ci sono le tariffe imposte dal ministero. Sono più alte e penalizzano maggiormente locali come ristoranti e pasticcerie. In più l’amministrazione ha portato a termine il censimento delle aziende isolane con relativa metratura. Sarebbe emerso che all’appello delle superfici dichiarate (su cui si basa la tassa sui rifiuti) mancavano 100mila metri quadrati “coperti”. Interi stabilimenti mai dichiarati agli uffici, in pratica. Continua il sindaco, sul quotidiano locale

«Per questo, come nel caso di Perbellini, gli importi si sono sensibilmente alzati. Non è da imputare alla nostra amministrazione, bensì a quella che ci ha preceduto fino a cinque anni fa, visto che non ha aggiornato le banche dati, consentendo agli esercenti di versare meno del dovuto. A Perbellini abbiamo dimostrato che se trasferisce spaccio e ristorante a Bovolone, pagherà ancora più che ad Isola».

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