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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, Tasi sulla prima casa? Era meglio tenere l'Imu. I veronesi pagheranno 26 milioni di euro

Il Comune alle prese con i calcoli per tutti coloro che potrebbero rimetterci con il nuovo tributo, le cui entrate, per legge, non devono superare quanto versato con l'Imposta municipale unica riferita al 2012

Da una parte ci sarebbe la necessità di racimolare il più possibile per rimpinzare le casse comunali, dall’altra il desiderio di non “opprimere” i cittadini più del necessario. Circa il pagamento della Tasi, a Verona, gli uffici Finanze e tributi stanno perfezionando metodi di pagamento e aliquote. L’assessorato alle Politiche fiscali ha spiegato che, in base alle nuove normative, c’è la possibilità di tenere l'aliquota Tasi al massimo, ovvero al 2,5 per mille, al quale aggiungere lo 0,8 sulla prima casa. Poi però, secondo le intenzioni degli amministratori scaligeri, si vuole impostare un calcolo tra la differenza tra la nuova quota da pagare e la vecchia Imu. Il, minimo della Tasi è invece stabilito all’1 per mille.

IMU E TASI, IL COMUNE DIRADA OGNI DUBBIO: ECCO LE SCADENZE DELLE TASSE

La Tasi mira a far contribuire i cittadini su spese come arredo urbano, manutenzione strade, fognature e tubature acqua e illuminazione pubblica. E una delle tre componenti della Iuc, imposta comunale unica, che racchiude l’Imu sulle seconde case e i fabbricati, la Tari, che è la componente sui rifiuti e appunto la Tasi. Il Comune di Verona, nella persona dell’assessore Pier Luigi Paloschi, ha già dichiarato di non voler “pesare” oltre il 2,5 per mille sui portafogli dei veronesi. Niente aumenti, dunque. Che è già una buona notizia. da valutare poi se sia positiva quella che prevede il pagamento della Tasi a metà dicembre. Come spiega inoltre L’Arena,

Per legge, come ricorda l'assessore alle finanze, il totale delle entrate per il Comune derivanti dalla Tasi sulla prima casa non deve superare quanto pagato nel 2012 di Imu prima casa, con aliquota al 4 per mille (poi l'Imu prima casa è stata tolta), quindi circa 26 milioni.

Come fanno notare in Comune, in estrema sintesi chi ci rimetterà di più, nel passaggio fra Imu e Tasi prima casa, sarà chi ha una rendita catastale più bassa sul proprio immobile, rispetto a immobili di maggiore pregio che hanno maggiori riduzioni. Quindi, visto che l'importo da pagare con aliquota al 2,5 per mille non potrà superare l'Imu prima casa 2012, e considerando che l'agevolazione di 200 euro è stata tolta, che cosa farà l'Amministrazione per contenere l'importo sotto quel tetto? «Sarà necessario concedere dei benefici, sotto forma di agevolazioni, affinché chi dovrebbe pagare di più resti al di sotto dell'Imu del 2012», dice ancora Paloschi.

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