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Cronaca Montecchia di Crosara / località Colombaretta

Verona, stop agli allagamenti, via ai lavori del bacino dell'Alpone: "Così decapitiamo le piene del torrente"

"Monteforte, Montecchia e e San Bonifacio al sicuro". L’opera sarà strutturata come bacino laterale al fiume della superficie complessiva di circa 30 ettari, suddiviso in due casse, di monte e di valle

Stop agli allagamenti, via al bacino di laminazione a Montecchia. L’associazione temporanea di imprese (Ati) costituita da Sita Srl, con sede legale a San Martino Buon Albergo come capofila e dall’impresa "Dossi R." di Mantova in qualità di mandante, è risultata prima al termine delle operazioni della commissione per la valutazione delle offerte pervenute alla Regione nell’ambito della gara d’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di realizzazione del bacino di Colombaretta sul torrente Alpone.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Maurizio Conte, evidenziando che l’apertura delle buste con l’offerta economica ha completato il quadro che ha visto in precedenza l’esame della documentazione amministrativa e delle offerte tecniche, con l’attribuzione del relativo punteggio. L’Ati risultata prima ha proposto un ribasso del 21,64% sull’importo base dell’appalto, fissato in 6,8 milioni di euro. L’opera sarà strutturata come bacino laterale al fiume della superficie complessiva di circa 30 ettari, suddiviso in due casse, di monte e di valle, della capacità di 600mila e 335mila metri cubi rispettivamente. E’ stato calcolato che tale volume è in grado di decapitare le piene dell’Alpone anche di 50 metri cubi al secondo, rendendo inoffensive le onde con tempi di ritorno o frequenza sino ad una volta ogni 70-80 anni: a Monteforte d’Alpone, ad esempio, la piena si presenterà ridotta da 130 a 80 metri cubi al secondo ma l’opera darà grande beneficio anche al territorio di San Bonifacio.

Effettuate tutte le verifiche di legge, il responsabile unico del procedimento procederà all’affidamento dei lavori, la cui durata è fissata in 730 giorni. Il costo complessivo dell’opera è previsto in 12,7 milioni già interamente resi disponibili dalla Regione. Salvo imprevisti, i lavori dovrebbero essere consegnati all’inizio del 2015. “Questo intervento andrà quindi ad aggiungersi a tutti quelli che in questi ultimi due anni – conclude Conte – siamo riusciti a realizzare, nonostante gli intoppi di carattere burocratico e i condizionamenti sul piano economico. La difesa idraulica resta infatti una delle priorità della Regione”. Anche se le risorse finanziarie per la realizzazione del bacino sono integralmente disponibili, la Regione ha ritenuto opportuno realizzare l’opera con l’alienazione di un immobile di sua proprietà da porre a parziale compenso delle somme costituenti il corrispettivo del contratto di appalto. L’immobile in questione è un complesso ad uso residenziale-commerciale a Venezia, del valore di 897 mila euro.

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