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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Sant'Ambrogio di Valpolicella / Via Maso

Verona, statua della Madonna sul capitello ritrovata decapitata: si teme per l'utilizzo in un rito satanico

A ritrovare l'opera è stato un agricoltore che stava lavorando col trattore vicino al capitello su cui era posizionata e da cui era sparita la notte tra l'8 e il 9 novembre. La Scuola d'Arte ha dato disponibilità per il restauro

Fa pensare ai più turpi retroscena la vicenda della statua della Madonna che, sparita dal capitello di via Maso in zona Fontana vecchia a Sant’Ambrogio di Valpolicella, è stata ritrovata senza testa. Il mistero iniziato nella notte tra l’8 e il 9 novembre fa pensare ad un rito satanico, diversamente dall’atto vandalico inizialmente ipotizzato dai carabinieri. A ritrovare la statua decapitata è stato sabato scorso un agricoltore che stava lavorando col trattore vicino al capitello. Ha subito avvisato il parroco, don Alberto, che in quel momento stava radunando i fedeli per una preghiera rivolta alla Madonna. L’Arena spiega così che la statua era finita più volte, negli anni scorsi, nel mirino di vandali sacrileghi, dato che era stata trovata sfregiata e danneggiata. L’opera risale allo scultore Mario cecchini nel 1935, commissionata dal parroco di allora, don Giobatta. Il capitello riporta una conformazione di grotta e colorato in azzurro. Si tratta di una statua storica per la comunità di Sant’Ambrogio. Si narra infatti che nel novembre 1944 i fedeli rivolsero accorate preghiere perché i bombardamenti della guerra risparmiassero la contrada del Maso. Proprio quel giorno le bombe risparmiarono un asilo in cui erano ospitati 30 bimbi. Sull’edificio “Campanele” infatti cadde un ordigno che fortunatamente non esplose.

I carabinieri starebbero quindi indagando sui responsabili dell’insano gesto di qualche giorno fa e intanto la Scuola d’arte avrebbe già manifestato interesse per il restauro completo. A non escludere l’ipotesi di un rito satanico è stato Antonio Fasol, presidente del Gruppo di ricerca socioreligiosa diocesana di Verona, che si occupa da diverso tempo di satanismo e ritiro esoterici. Spiega sul quotidiano locale che

«A quanto mi è stato riferito la decapitazione della statua della Madonna Immacolata è un fenomeno difficilmente accidentale. In tali circostanze vanno evitati due atteggiamenti contrapposti e semplicistici: liquidare il tutto come una ragazzata, senza indagare correttamente, oppure per contro ascrivere immediatamente il fenomeno ai peggiori rituali satanisti. Di norma, per una valutazione equilibrata», spiega Fasol, «vanno analizzati almeno quattro aspetti: il sito, il periodo, cioè la vicinanza di scadenze sataniste o rituali, come la festa di Hallowen (che si colloca poco prima dell'atto sacrilego), gli eventuali oggetti rituali ritrovati e la relativa simbologia»

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