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Cronaca Buttapietra / Via Giuseppe Verdi

Spari nell'alba di Buttapietra. Padre e figlio freddati dopo una lite nata da un debito di 6000 euro

Sono stato minuti terribili quelli vissuti dai residenti intorno alle 8 di mattina. Un 54enne ha sparato a due persone, di 48 e 25 anni, dopo una discussione nata la sera prima e conclusa il mattino seguente

Sono stati buttati giù dal letto dal rumore degli spari e dalle sirene della ambulanze i residenti di Buttapietra, con due persone morte in un agguato avvenuto in via Verdi. 
Erano circa le 8 del mattino quando una decina di colpi d'arma da fuoco hanno raggelato il sangue degli abitanti del paese. Le due vittime si chiamavano Martino Mazza, 48 anni, e Pietro, il figlio di 25 anni, originari della Campania ma residenti a Marchesino. A premere il grilletto invece sarebbe stato Filippo Manzo, 54 anni, anch'esso di origini campane ma residente in via Verdi a Buttapietra.
La lite fra i tre era già iniziata nella serata di venerdì e a scatenarla sarebbe stato il macato pagamento di alcuni lavori di carpenteria da parte dei Mazza, che non avrebbero versato a Manzo i 6000 euro che secondo lui gli spettavano. Un credito quindi è alla base del litigio, una situazione che sarebbe stata ulteriormente aggravata anche da un paio di ceffoni che il 54enne avrebbe rifilato a padre e figlio. 
Stamane poi il nuovo incontro. Con Manzo, originario di Torre del Greco, che pretende di incassare i soldi dovuti per un lavoro da muratore svolto, e i Mazza di Ercolano che forse intendevano far valere le proprie ragioni (ma tutto è ancora al vaglio dei carabinieri) e forse lavare via anche l'affronto degli schiaffi subiti. Secondo le prime informazioni, la discussione si sarebbe accesa immediatamente e nelle mani dei Mazza sarebbe anche apparso un coltello.
Stando al racconto di Manzo, i due lo avrebbero ferito e solamente dopo il 54enne avrebbe estratto la sua pistola calibro 7.65, detenuta illegalmente e probabilmente rimasta in suo possesso dopo l'esperienza come guardia giurata, per scaricare sui due dieci colpi, cinque a testa, ponendo così fine alle loro vite.
Svegliati dai colpi esplosi, i vicini di casa hanno subito lanciato l'allarme. Carabinieri e personale medico sono giunti immediatamente sul posto: il duplice omicida è stato subito preso in consegna dai militari, ai quali non ha opposto alcuna resistenza, mentre i soccorritori non hanno potuto fare nulla per padre e figlio. 
Manzo è stato condotto prima al Comando provinciale dei carabinieri di Verona per l'interrogatorio, dove è stato sottoposto anche alla prova dello "stub" per accertare l’utilizzo della pistola, e poi al carcere di Montorio, mentre l'arma è stata sequestrata. Sarà compito dell'autopsia  stabilire quanti colpi siano stati fatali per Martino e Pietro, con il pubblico ministero Marco Zenatelli che coordinerà le indagini.

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