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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Zai / Via Giovanni Scopoli

Verona, "Ci siamo rotti i polmoni": città "sepolta" dallo smog. Legambiente: "Allarme polveri sottili"

Nei tre giorni di monitoraggio Pm10 alle stelle con medie due volti superiori al limite di legge Preoccupa no anche Pm2.5 e benzene. Allerta alto anche per l'inquinamento acustico: decibel "fuorilegge" di notte

Si respira "mal’aria" a Verona , con allarmanti livelli di pm10 che in determinati orari superano anche di tre volte i valori limite imposti dalla normativa. Il Pm10 è costantemente “fuorilegge”, così come il Pm2,5, la frazione di polveri più dannose per la salute , e il benzene. Vista la criticità della situazione quest a mattina i volontari di Legambiente hanno voluto manifestare con un provocatorio striscione “No allo smog, ci siamo rotti i polmoni” , esposto sotto la sede del Palazzo Municipale di Verona, per chiedere all’amministrazione comunale di attuare immediate az ioni per tutelare la salute dei veronesi. Appello rilanciato anche alla Regione di cui preoccupa "l'incapacità di governare il sistema e le necessità di trasporto, soprattutto su ferro". Da qui la richiesta di destinare almeno il 5 per cento del bilancio reg ionale agli investimenti per il trasporto pubblico pendolare. E’ questa l’istantanea scattata dal Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, la campagna itinerante realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela d el Mare.

I DATI - Il monitoraggio è stato effettuato dal Laboratorio Mobile di Italcertifer, per 72 ore consecutive, in via Scopoli, zona Fiera. Oltre ai valori del PM10, sono state raccolte informazioni sulle concentrazioni nell’aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono. “Nei tre giorni di monitoraggio si sono registrati superamenti anche consistenti dei limiti dettati dalla normativa – spiega Stefano Sofia, incaricato del laboratorio mobile qualità dell’aria di Italcertifer -. Le condizioni di spiccata stabilità atmosferica, caratterizzate da alta pressione, temperature oltre la media stagionale, venti deboli, sono state notevolmente favorevoli all’accumulo ed al ristagno degli inquinanti negli strati più bassi dell’atmosfera. A causa di tali condizioni meteorologiche sono stati registrati picchi anche notevoli delle polveri fini".

Smog da polver sottili: la campagna di protesta di Legambiente Verona

Ma a quanto pare non sono solo i polmoni dei veronesi a subire la peggio. I rilevamenti del laboratorio mobile del Treno Verde, infatti, testimoniano una situazione da tenere sotto controllo anche per quanto riguarda l’inquinamento acustico , in particolare durante le ore notturne. Anche in questo caso causato principalmente dal traffico automobilistico. Dall’esame dei dati raccolti nei tre giorni di monitoraggio emerge quanto segue:durante i periodi diurni i valori dell’inquinamento acustico si mantengono entro i limiti ammessi per la zona in esame salvo piccoli sforamenti. Nel periodo notturno lo sforamento dei limiti di legge è stato di 3 - 4 dB(A); nella notte fra sabato e domenica il superamento è stato di 6 dB(A). In via Capitel, dove è stata installata la centralina per il rilevamento del rumore da traffico veicolare, la situazione è praticamente uguale

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